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12:55:00 - 17 GIUGNO 2015

COCAINA DALLA COLOMBIA, 34 ARRESTI TRA LE COSCHE CALABRESI

COCAINA DALLA COLOMBIA, 34 ARRESTI TRA LE COSCHE CALABRESI -

La droga partiva dalla Colombia a bordo di barche a vela dirette in Spagna, poi i narcotrafficanti la spacciavano in giro per l’ Europa fino in Italia. I finanzieri del Gico di Catanzaro in sinergia, con la guardia civil spagnola e della Dea americana hanno scoperto un giro di stupefacenti pari a 4 tonnellate di cocaina. Le forze dell’ ordine hanno arrestato questa mattina 34 persone, accusati di essere presunti affiliati alla ‘ndrangheta. Le indagini condotte dalla Dda reggina e dell’ agenzia federale antidroga statunitense si sono concentrate in  Brasile, Argentina, Repubblica Domenicana, Colombia, Spagna e Montenegro, tutti paesi in cui, secondo l’ accusa, erano radicati i principali esponenti della ‘ndrangheta calabrese che trafficavano con i narcos colombiani.  Nel corso dell’ inchiesta, denominata ‘Santa Fè’, sono emersi contatti, alleanze e collaborazioni tra cosche del malaffare della Locride e dell’ area tirrenica: dalle indagini sono emersi contatti tra i clan Aquino- Coluccio di marina di Gioiosa Ionica e le cosche Alvaro di Sinopoli e i Pesce di Rosarno.  Il traffico di droga è stato scoperto un anno fa quando le unità navali spagnole con l’ aiuto di un aereo portoghese hanno abbordato una barca con a bordo 856 kg di droga. Atri 725 kilogrammi erano stati ritrovati a bordo di un veliero al largo delle Canarie all’ inizio dell’ anno. Uno dei maggiori ricercati è un narcos aderente alle Forze armate rivoluzionarie colombiane : un narcotrafficante che forniva cocaina alle cosche di ‘ndrangheta calabresi ed esponente di spicco dell’ organizzazione paramilitare colombiana. Il narcotrafficante è oggetto di grande attenzione da parte delle forze speciali colombiane e americane che per la sua cattura, impiegano anche i Navy Seals dal momento che opera all’ interno della Foresta Amazzonica dove dispone di basi operative, raffinerie e di un imponente apparato per la sua sicurezza.

Piera Galluzzo

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