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13:17:00 - 19 GIUGNO 2015

LEGAMBIENTE: 3 'BOMBE' SU 10 SONO CALABRESI. IN PERICOLO MIGLIAIA DI CITTADINI

LEGAMBIENTE: 3 'BOMBE' SU 10 SONO CALABRESI. IN PERICOLO MIGLIAIA DI CITTADINI -

Il dossier di Legambiente sul rischio idrologico non lascerebbe scampo: su dieci casi, tre sono calabresi. L’ hanno chiamato ‘effetto bomba’ perché le conseguenze potrebbero essere distruttive: questi edifici, è scritto nelle pagine del report, amplificano i danni degli eventi climatici esterni, mettendo così a rischio migliaia di cittadini. Si tratta di edifici collocati in aree R3 e R4 di rischio idrogeologico, dove esondazioni, alluvioni si ripetono regolarmente. La prossima tragedia  potrebbe essere solo questione di tempo, avvertono da Legambiente. Nessuna sorpresa, quanto alla Calabria, in quanto sono situazioni già note ma che messe nero su bianco con tanto di storia e criticità , non possono più essere ignorate. Il primo caso è proprio la casa dello studente di Reggio Calabria: era il 2000 quando sulla fiumara Annunziata le ruspe avviarono i lavori di costruzione dell’ edificio di 400 alloggi, oggi, 15 anni dopo, di quegli edifici, rimangono solo gli scheletri in cemento a fare bella mostra di quanto troppo spesso in Italia, si cominciano i lavori prima di aver fatto le dovute perizie. Di recente, fanno sapere da Legambiente, Aterp ha deciso di chieder una revisione del progetto e un parere sui rischi idrologici. Ma, denunciano da Legambiente, inserire la costruzione in un territorio R4 su un area, cioè, tra le più a rischio e con un ‘elevato danno esteso’ è già di per sé insensato, ma ancora più sorprendente, sarebbe il fatto che il nuovo progetto , rivisto e rielaborato, come richiesto dall’ Aterp ha avuto parere favorevole dall’ autorità di bacino. Da Legambiente la soluzione è chiara: o si demolisce, o si costruisce da un’ altra parte. Gli altri due edifici pericolosi sono: la parte finale del torrente Coriglianeto e il cinema con  ‘vista fango’. Insomma se da Corigliano a Zumpano il passo è breve non ‘intervenire concretamente o continuare ad investire risorse pubbliche per mitigare i danni- sentenziano da Legambiente-  è irresponsabile e controproducente’.

Piera Galluzzo

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