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13:23:00 - 19 GIUGNO 2015

PRESIDENTE E SINDACO UNITI NEL NOME DELLA CITTA' METROPOLITANA, "STILETTATE" INCLUSE

PRESIDENTE E SINDACO UNITI NEL NOME DELLA CITTA' METROPOLITANA, "STILETTATE" INCLUSE -

Potrebbe essere effettivamente l’ inizio dell’ era metropolitana: siglato ieri, a Palazzo San Giorgio, l’ accordo fra il presidente della Provincia Raffa e il sindaco Falcomatà. Il protocollo d’ intesa tra Comune e Provincia sembra andare ben oltre quegli obbiettivi e quegli impegni enunciati nelle quattro facciate del documento. Insomma, creare le basi per ricondurre tutto ad una logica unitaria, questa sembra essere diventata la priorità, ma che il cammino non sia tutto in discesa lo si sapeva e non a caso il presidente della Provincia, Raffa, aveva ventilato la sua ‘preoccupazione per alcune uscite, a volte estemporanee, di associazioni ed altro che- dice Raffa- rischiano di minare il percorso sul quale, invece, ci dobbiamo incamminare’. E non è difficile immaginare a quali tipi di ostacoli il presidente Raffa si riferisse: andare oltre i campanilismi,  le appartenenze politiche e riuscire ad evitare i tira e molla fra i comuni: queste sembrano essere ora le priorità per entrambi. E allora, via libera all’ accordo fra i due rappresentanti dei più grandi Enti regionali anche se non è mancata qualche stilettata fra i due con il presidente Raffa che butta lì un: ‘la città metropolitana non è solo il capoluogo- dice-  e non può essere immaginata soltanto con un assetto ‘reggiocentrico’. Deve avere uno spettro più ampio- ribadisce il presidente della Provincia- ‘serve che guardi da Stilo a Rosarno’. Falcomatà non ha certo perso tempo e ha puntualizzato: ‘d’ accordo non avere una reggiocentrica, dice il sindaco reggino, ma non dimentichiamoci che Reggio è sempre il capoluogo..’.  Insomma, piena condivisione sull’ impostazione del metodo da seguire da ora in poi, sorrisi e unione d’ intenti sulla volontà di trovare un incontro, del resto come ribadisce il primo cittadino ‘essere rappresentanti delle istituzioni politiche vuol dire anche questo. Il messaggio è chiaro: la collaborazione è primaria, e perché no, anche una buona palestra per sperimentare il principio di sussidiarietà’.

Piera Galluzzo

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