Il quadro che emerge dall'indagine Erga Omnes ci consegna un dato di preoccupazione che rischia di far fare alla Calabria un salto all'indietro dalle conseguenze devastanti non solo in una logica di tenuta del Partito Democratico, quanto invece e soprattutto in un'ottica di tenuta sociale della nostra terra.
Se non si parte da questa premessa, si corre il rischio di non cogliere la reale portata degli eventi odierni, e proprio perché è in ballo la tenuta dei nostri territori, è necessario a mio avviso che il Presidente Oliverio dia un segnale forte ed inequivocabile.
Un vero e proprio "pit stop" e un conseguente confronto con le autentiche "energie democratiche" calabresi che sia in grado di ritrovare la strada del cambiamento nel l'individuazione di una totale e rinnovata squadra di governo che sappia incarnare una svolta vera da consegnare ai calabresi.
Una nuova azione che assicuri chiaramente, e senza alcuna remora, una svolta tesa a garantire legalità e sviluppo ma, soprattutto, che sappia valorizzare le straordinarie risorse di cui la società calabrese è in possesso.
In questo senso, bene ha fatto il Segretario del PD Magorno a chiedere un "reset" dell'azione governativa, così come riconosco lo sforzo che il Segretario sta faticosamente compiendo nel raccordo con il Governo e il partito nazionale in condizioni oggettivamente difficili e in un periodo estremamente delicato.
Da militante del PD, mi sento di lanciare un appello ai democratici calabresi. Un appello alla riflessione profonda con la speranza che la delicatezza del momento non dissipi ulteriormente il sentimento di fiducia dei calabresi faticosamente conquistato solo sette mesi addietro.