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18:52:00 - 11 LUGLIO 2015

Bianco (RC): incendio studio legale Nirta, arriva la solidarietà dell’Amm.Comunale

Bianco (RC): incendio studio legale Nirta, arriva la solidarietà dell’Amm.Comunale -


Ha destato molto scalpore il vile atto certamente sintomatico del disagio che caratterizza lo svolgimento onesto e retto della professione di avvocato nella nostra realtà sociale, perpetrato a Bianco, nella notte tra il sette e l’otto luglio nei riguardi dello studio legale degli avvocati Francesco Ettore Nirta e Maria Nirta, padre e figlia. L’incendio è stato provocato da un ordigno rudimentale scagliato all’interno dello studio attraverso una finestra precedentemente forzata.
I danni sono stati ingenti; la libreria dei due professionisti ed i tanti libri accumulati in cinquant’anni di “studio” si sono carbonizzati e addirittura l’intonaco del solaio è venuto giù. Si temeva per i fascicoli ed i computer che però sono stati salvati. “Le nostre anime, ha scritto l’avvocatessa Maria Nirta, sono, invece, profondamente scosse e ferite: il gesto mirava a distruggere lo studio, il luogo fisico dove lavoriamo, da dove la mia famiglia trova fonte di sostentamento. Qualche ignobile delinquente ha voluto punire il nostro essere avvocati privandoci del luogo fisico di lavoro e, allora, chiarisco pubblicamente che per noi esercitare questa professione significa patrocinare i nostri assistiti con onestà e lealtà, consigliare sempre ed esclusivamente nell’interesse del cliente e niente e nessuno potrà distoglierci dal nostro mandato difensivo”. “chi compie questi gesti, conclude la civilista, ha sempre l’anima in tumulto e mai saprà godere della pace, che il solo gesto di stropicciare un libro mi ripugna, immaginate quanto mi ripugni uno scarto d’individuo che mandi in fiamme una biblioteca. Abbiamo denunciato e mi auguro che il procedimento non si concluda con l’archiviazione e, comunque, nella Giustizia Divina confido sempre. Grazie al Comune di Bianco, al sindaco Aldo Canturi e alla giunta e ai tanti amici e concittadini che ci stanno esprimendo solidarietà. Ma il mio grazie più grande va a mio padre, avvocato da 51 anni, che mi ha insegnato l’onestà, l’amore per questa professione e che, soprattutto, essere avvocato non è fare l’avvocato, è differente!”. Per l’Amministrazione Comunale si tratta “di un gesto vile che ha colpito profondamente la società civile, suo malgrado, ancora ostaggio di una cultura del sopruso e della sopraffazione dura a scomparire nonostante gli stimoli verso uno sviluppo della legalità e degli ideali democratici che, per diverse vie, spingono nella direzione della crescita sociale. L’Amministrazione comunale di Bianco nelle persone del Sindaco, del Vicesindaco, del Presidente del Consiglio, degli Assessori e dei Consiglieri tutti, continua la nota, che dei suddetti ideali e del loro perseguimento ha fatto un punto di forza della propria azione amministrativa, condanna con forza il vile gesto esprimendo solidarietà e vicinanza ai professionisti e alle loro famiglie augurandosi che al più presto si possa fare luce sull’accaduto”. Sul vile atto sono in corso in modo attivo le indagini del Commissariato di P.S. di Bovalino.

Domenico Agostini www.ilpaese.info

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