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06:50:00 - 22 LUGLIO 2015

INCENDIO NELLE COLLINE DI BIVONGI

PROVVIDENZIALE IL "LAGHETTO" LUNGO IL FIUME STILARO

INCENDIO NELLE COLLINE DI BIVONGI -

Le colline a nord del paese sono state aggredite da un incendio sviluppatosi nella mattinata di ieri. Le fiamme si sono sviluppate su un costone attraversato dalla strada che porta alle vecchie terme di Bagni di Guida e alla cascata del Marmarico. Puntuale l'arrivo dell'elicottero della Protezione Civile che ha concentrato lo scarico dell'acqua sul focolaio più grosso di località Cannavata e poi sugli altri di minore entità.

Quello che, però, va sottolineato è, come ormai avviene da anni in questo periodo, l'importanza della presenza dell'invaso di località Argalia che i ragazzi, ogni anno, costruiscono per la loro balneazione. Il laghetto, lo chiamano tutti, che puntualmente gli elicotteri sfruttano per domare gli incendi in questa zona. In cinque minuti, infatti, l'abile pilota dell'elicottero riempiva il cestello e lo scaricava sulle fiamme riuscendo, dopo numerosi viaggi, a domare l'incendio. Di sicuro se non ci fosse stato il laghetto l'incendio si sarebbe propagato perché l'elicottero, per attingere l'acqua, avrebbe dovuto raggiungere il mare che dista tredici chilometri da Bivongi.

Completata l'opera di spegnimento, il pilota ha effettuato l'ultimo volo sulla zona per accertarsi che non ci fossero altri focolai. Ecco, allora, i ragazzi presenti al laghetto che erano stati "disturbati" dall'intervento dell'elicottero, fare salti di gioia e rituffarsi in acqua.

Non ci stancheremo di ripetere, come un divertimento estivo per ragazzi e tanti turisti sia di vitale importanza per la Comunità. Sono anni che invitiamo gli enti preposti alla difesa degli incendi, con appelli, di creare invasi artificiali lungo il fiume Stilaro, utili a salvare boschi, vigneti e oliveti. Una misura che potrebbe favorire la presenza di turisti che portano i loro figli a trascorrere una giornata diversa sul fiume, lontano dai rumori della costa, il laghetto di Bivongi è un esempio.

Un controsenso non sfruttare la ricchezza d’acqua della Calabria poiché, molti incendi, interessano le zone interne. Suggeriamo, per l'ennesima volta, alla Regione Calabria, il progetto “Laghetto Bivongi” per le zone rosse segnate sulle mappe del territorio regionale. E, ancora, lo sfruttamento del lago Giulia “A diga randa” nella zona Ferdinandea di Stilo per domare gli incendi montani. 

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