11:52:00 - 22 LUGLIO 2015

45 ANNI FA LA STRAGE DI GIOIA TAURO: PER NON DIMENTICARE

Erano da poco passate le ore 17:00 del 22 luglio di 45 anni fa. Era l'estate 1970, l'estate dei 'Moti di Reggio', quando il cosiddetto "Treno del Sole" Palermo-Torino, che viaggiava a 100 km/h, con 200 passeggeri a bordo, deragliò nei pressi della stazione di Gioia Tauro. I macchinisti avvertiti "sobbalzi e strappi"  azionarono i freni, ma la frenata funzionò soltanto per le prime cinque carrozze, le altre sbandarono in direzioni diverse. Agghiacciante la scena: il treno spezzato in tronconi, le carrozze smembrate e rottami sparsi ovunque. Il bilancio fu drammatico: 6 morti e 70 feriti, molti dei quali in gravissime condizioni. Quello che apparentemente sembrò un incidente fu reinterpretato sulla base un tragico retroscena.  Durante la Rivolta di Reggio, si ebbero diversi episodi di sabotaggio alla rete ferroviaria: su questa scia, ci vorranno tempo e sentenze per ravvisare nella strage di Gioia Tauro un attentato dinamitardo. Sui binari ferroviari era infatti stato disposto del materiale esplosivo. Tecnici delle Ferrovie dello Stato, Vigili del fuoco ed esperti accertarono le dinamiche della strage. Eppure, le perizie furono a lungo ignorate. Furono indagati dipendenti delle Ferrovie con le accuse di disastro colposo e omicidio colposo plurimo, ma l'ipotesi terroristica fu solo quattro anni dopo ravvisata, i dipendenti delle Ferrovie furono scagionati, e il giudice istruttore rivalutò l'ipotesi di attentato. A seguito delle testimonianze di alcuni pentiti, la Corte d'Assise di Palmi emise una sentenza di condanna per gli esecutori della strage. Ma i tre esecutori erano, nel frattempo, deceduti tutti per cause naturali. I presunti mandanti, tra cui consiglieri comunali, deputati e parlamentari, furono prosciolti: continuavano a sostenere che si fosse trattato di un incidente ferroviario. Indagini lente e inconcludenti. Resta solo il ricordo di una vicenda oscura e mai chiarita del tutto lunga 45 anni.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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