NEWS

11:05:00 - 29 LUGLIO 2015

PROCESSO 'SANT'ANNA': SCURE SUI BELLOCCO DI ROSARNO, CONDANNE PER OLTRE UN SECOLO DI CARCERE

PROCESSO 'SANT'ANNA': SCURE SUI BELLOCCO DI ROSARNO, CONDANNE PER OLTRE UN SECOLO DI CARCERE -

Come una scure si sono abbattute pesanti le condanne inflitte, ieri, ai membri più influenti del clan Bellocco di Rosarno nel processo "Sant'Anna". Condanne pesanti per oltre un secolo di carcere nonostante il processo si celebrasse con il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena. Il Gup di Reggio Calabria Olga Tarzia ha avvalorato l'impianto accusatorio comminando 18 anni di reclusione all'anziano patriarca Umberto Bellocco. Ma sono condanne pesanti anche quelle nei confronti di Salvatore Barone, 13 anni e 4 mesi, e Domenico Bellocco condannato a 10 anni. 13 anni e 4 mesi anche per Umberto Emanuele Oliveri, considerato esponente di spicco del clan, soprattutto con riferimento al traffico di droga. Condannata anche una donna Elvira Messina, per lei il gup Olga Tarzia ha sentenziato 11 anni. Pene minori sono state inflitte anche ai tredici imputati, arrestati nella seconda tranche dell'operazione, accusati di favoreggiamento personale aggravato dalle modalità mafiose per aver agevolato la latitanza del 34enne Giuseppe Pesce. Due anni 8 mesi e 10 giorni sono andati ad Antonella Bartolo classe 84 e Domenico Corrao, mentre è di 2 anni e 4 mesi la condanna inflitta a Rosanna Bartolo. Pur con pena sospesa, sono stati condannati tutti a 1 anno, 9 mesi e 10 giorni Domenico Bartolo, Antonella Bruzzese, Mercurio Cimato, Massimo Paladino, Salvatore Zangari e Giorgio Antonio Seminara. Unica fra gli imputati ad essere assolta è Francesca Spagnolo, per la quale il pm aveva chiesto 2 anni, 5 mesi e 10 giorni di condanna. A svelare a inquirenti e investigatori le manovre di Umberto Bellocco è stata la microspia piazzata nella sua abitazione. Ascoltando l'anziano patriarca gli investigatori hanno infatti avuto modo di raccogliere innumerevoli elementi sui futuri progetti del clan, che sotto la guida del boss - "uomo di rispetto" anche per altri clan come i Caporosso della Sacra Corona Unita - mirava a riprendere il predominio su Rosarno, scalzando i Pesce. Per gli inquirenti gli imputati del procedimento Sant'Anna sono tutti responsabili a vario titolo di associazione mafiosa e porto e detenzione illegale di armi e munizioni, aggravati dalle finalità mafiose, perché tutti avrebbero in diverso modo collaborato alla rapida restaurazione dell'impero criminale che il boss Bellocco aveva visto vacillare.
Il procedimento 'Sant'Anna' scaturisce dagli esiti di due distinte attività investigative sviluppate dai Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Reggio Calabria: la prima, tra settembre 2012 e ottobre 2013, finalizzata alla cattura dell'allora latitante Giuseppe Pesce, detto "Testuni"; la seconda, condotta tra i mesi di gennaio e giugno 2014, nei confronti di Umberto Bellocco, suocero di Giuseppe Pesce e di altri appartenenti all'omonimo sodalizio.



ALESSANDRA BEVILACQUA

« ARCHIVIO