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10:46:00 - 05 AGOSTO 2015

Redditi Consiglieri regionali, Mangialavori il ‘più ricco’. Romeo zero guadagni

Redditi Consiglieri regionali, Mangialavori il ‘più ricco’. Romeo zero guadagni -

fino ad oggi la sezione del sito del Consiglio regionale della Calabria dedicata alla trasparenza era assai scarna di contenuti e, soprattutto, priva della parte relativa al reddito dei consiglieri regionali, da sempre considerati  “casta” . Dai 182mila euro di Mangialavori al reddito  zero di  Seby Romeo,che autocertifica che nel 2013 non ha percepito alcun reddito. E’ ancora oggetto di discussione la pubblicazione  on line delle dichiarazioni fiscali degli inquilini di Palazzo Campanella. Più che benestanti, molti a reddito medio o medio alto. La pubblicazione on line dei redditi dei consiglieri regionali svela uno scenario abbastanza variegato delle possibilità di reddito dei politici calabresi, alcuni dei quali – stando almeno a quanto dichiarato di fronte ai commercialisti di ogni provincia – potrebbero anche aver provato sulla propria pelle cosa significhi stringere la cinghia per arrivare alla fine del mese. Problemi che, quanto meno nel corso dell'ultimo anno, non ha conosciuto Giuseppe Mangialavori, consigliere di Forza Italia, che con i suoi 182.303 euro di imponibile si impone come Paperone di Palazzo Campanella, seguito a ruota dal governatore Mario Oliverio, con 119.854 euro e – staccati di poche lunghezze - Sinibaldo Esposito di Ncd (115.931 euro) e Giuseppe Morrone di Fi (112.016 euro). Fatta eccezione per alcuni, fra cui il governatore Oliverio, nessuno ha acconsentito a rendere pubblico il reddito di coniugi, figli, fratelli e sorelle.Spiccano,cosi, in termini di trasparenza le posizioni del governatore Oliverio che ha allegato alla sua situazione patrimoniale anche quella della moglie, con cui divide al 50% la proprietà di alcuni immobili. Ancora meglio ha fatto Carlo Guccione che sul sito ha inserito anche la proprietà di un fabbricato a Rende che condivide con le figlie. La stessa trasparenza adesso va invocata per il resto del funzionamento della macchina amministrativa e soprattutto per la rendicontazione delle spese dei gruppi e dei consiglieri. Il cittadino ha assolutamente diritto di capire come vengono spesi i denari pubblici. E, forse, sarebbe il caso che a spiegarlo fossero i politici in prima battuta e non la magistratura al seguito delle inchieste giudiziari che tanto hanno fatto ballare palazzo Campanella durante gli ultimi anni.

MARIA TERESA CRINITI 

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