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10:50:00 - 05 AGOSTO 2015

SUD: I GIOVANI LAUREATI PRIME VITTIME DELLA CRISI

SUD: I GIOVANI LAUREATI PRIME VITTIME DELLA CRISI -

Sono i giovani del Mezzogiorno le prime vittime della crisi che sta colpendo il Sud Italia, cresciuto negli ultimi anni, secondo il Fmi, meno della Grecia, cenerentola europea. Sono loro la nuova generazione di migranti. Una migrazione diversa, certo, da quella tradizionale delle valige di cartone degli inizi del 900 e del dopoguerra, ma  nondimeno drammatica per gli effetti di impoverimento che sta producendo su tutto il Sud Italia. È quanto emerge un'indagine promossa ed elaborata a partire da un panel di 5.000 giovani tra i 19 e i 32 anni dall'Istituto Giuseppe Toniolo, in collaborazione con l'Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo. Secondo l'indagine la disponibilità a spostarsi è più alta per chi ha un titolo di studio maggiore. Questo significa che coloro che abbandonano il loro territorio di origine sono maggiormente, in percentuale, i lavoratori più qualificati e preparati. Un problema, nel problema più generale del sottosviluppo del Meridione.Vediamo qualche dato: il 73% di chi ha solo la scuola dell'obbligo è disposto a trasferirsi stabilmente contro l'86% dei laureati. Inoltre, solo il 43% di chi ha titolo basso è pronto ad andare all'estero, contro il 52% dei laureati. La decisione di spostarsi dei giovani meridionali è legata non solo alle minori opportunità di trovare lavoro, ma anche alla più bassa qualità e soddisfazione per vari aspetti del lavoro svolto. Chi lavora al Sud, secondo l'indagine, si trova maggiormente a doversi adattare a svolgere una attività non pienamente in linea con le proprie aspettative. In generale, circa un giovane meridionale su tre non è soddisfatto del lavoro che svolge contro uno su quattro nel Nord.

MARIA TERESA CRINITI 

 

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