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06:34:00 - 10 AGOSTO 2015

RESTAURO AL MONASTERO ORTODOSSO DI BIVONGI

SPUNTANO TOMBE MEDIEVALI

RESTAURO AL MONASTERO ORTODOSSO DI BIVONGI -

Ugo Franco - L'area sacra del monastero ortodosso di San Giovanni Therestìs di Bivongi non finisce mai di stupire. Nel corso degli scavi per il restauro all'interno della basilica, nell'area che padre Kosmas, il primo monaco giunto a San Giovanni nel 1994, utilizzava come ripostiglio, sono venute alla luce diverse tombe di epoca medievale. Tombe simili a quelle già trovate nell'area esterna, come hanno evidenziato gli scavi precedentemente fatti. Inoltre, è venuta alla luce una struttura circolare, ancora da catalogare, che potrebbe essere stata costruita per la raccolta delle acque piovane.

Tutto potrebbe essere chiarito nel mese di settembre quando riprenderanno i lavori di restauro che saranno mirati principalmente al consolidamento della struttura che dovrà ospitare il piccolo museo di San Giovanni Therestìs. A fornire maggiori dettagli su quanto sta affiorando nell'area sacra saranno l'ispettore di zona della sovrintendenza archeologica, Fabrizio Sudano, l'architetto Regio, della soprintendenza architettonica di Reggio Calabria e Vibo Valentia, e Faustino Nigrelli dei Beni storici e artistici della Calabria.

Alla ripresa dei lavori di restauro pare ci sarà anche un intervento urgente sul tetto del manufatto in esame per tamponare l'infiltrazione d'acqua che potrebbe danneggiare gli affreschi sulla parete dell'abside sinistra.

Si tratta di una stanza in calce e pietra costruita a ridosso dell'abside che i proprietari dell'epoca utilizzavano come abitazione. Una costruzione  postuma del sec. XVII che non ha attinenze con la basilica (sec. XI), ma che le varie sovrintendenze hanno deciso di non abbattere nel corso dei primi due restauri degli anni 1990 e 2000 perché optato per restauri conservativi.

Molti degli addetti ai lavori non hanno condiviso tale decisione. La basilica, infatti, resta monca non essendo visibile nella sua interezza perché l'abside sinistra è nascosta dalla costruzione.

Ormai è deciso così e nascerà il museo che ospiterà i tanti reperti trovati nel corso dei restauri e trasferiti prima a Vibo Valentia e oggi al museo della vicina Monasterace.

Certamente i nuovi ritrovamenti sono note positive che però, impongono un ulteriore fermo dei lavori di completamento del restauro della parte interna delle absidi che hanno portato alla luce nuovi affreschi di epoca bizantina.

I monaci, ormai rassegnati, continuano a celebrare le loro funzioni nella metà navata disponibile e con la pazienza che ha contraddistinto il  Santo, Giovanni Mietitore, aspettano il completamento dei lavori.

Peccato che le sovrintendenze non abbiano adottato il sistema del cantiere aperto come per il "Battistello" di Stilo che ha avuto un largo successo con una miriade di turisti che hanno seguito le fasi del restauro.

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