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13:13:00 - 12 AGOSTO 2015

CALABRESE RISPONDE ALL' ON. FAVA: ECCO I NOSTRI 'CARTELLI STRADALI' ANTINDRANGHETA

CALABRESE RISPONDE ALL' ON. FAVA: ECCO I NOSTRI 'CARTELLI STRADALI' ANTINDRANGHETA -

Non si è fatta attendere la risposta del Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, al vice presidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava che lo accusa di non aver dato sufficienti segnali di ostilità verso le cosche mafiose. In altre parole, secondo l’ onorevole, il Sindaco della cittadina locrese, non avrebbe dato, per così dire, sufficiente attenzione alle varie campagne antimafia sostenute da altri sindaci di tutta la penisola. Calabrese, seppur sorpreso dall’ improvviso- dice- quanto ‘estivo’ interesse dell’ Onorevole, a passare per un sindaco ‘poco schierato’ nella lotta alla ‘ndrangheta, proprio non ci sta e ribadisce con forza la suo schieramento politico. Niente aule parlamentari e salotti romani e siciliani, per il sindaco locrideo che, come ribadisce più volte nella nota, preferisce invece frequentare il popolo: il ‘suo’ popolo. La ‘ndrangheta non si combatte con sterili azioni demagogiche- dice ancora il sindaco di Locri: per Calabrese ci vuole ben altro che cartelli stradali con la scritta ‘Comune antindrangheta’. La recente storia giudiziaria ha evidenziato storture nel mondo dei professionisti dell’ antimafia, continua Calabrese, e ciascuno di noi farebbe bene a riflettere su quali siano le concrete iniziative da prendere. Per quanto riguarda Locri, Calabrese non ha dubbi: le varie amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi 20 anni, non hanno avuto tentennamenti- sottolinea il sindaco- a costituirsi parte civile nei processi contro le cosche presenti in città. Uno su tutti, quello verso i mandanti ed esecutori dell’ uccisione del  Vicepresidente del Consiglio regionale- l’ onorevole Fortugno. O nel 2009, ricorda il Sindaco, l’ operazione ‘Sharks’ condotta dai Carabinieri di Locri, resa possibile solo grazie alla collaborazione di un cittadino, il primo ‘collaboratore di giustizia’ della città di Locri, cui l’ amministrazione comunale ha riservato gli stessi benefici delle vittime di mafia.  L ’ Ostello della gioventù, inaugurato al posto di della casa di un capo mafia, o la ‘casa dello sport’ e la caserma del Gruppo di Guardia di Finanza, in fase di ultimazione su terreni, sempre, sequestrati alla ‘ndrangheta: questi, dice Calabrese, sono  i nostri cartelli stradali anti mafia.

Piera Galluzzo

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