NEWS

11:11:00 - 02 SETTEMBRE 2015

CARTELLI ANTI NDRANGHETA: CALABRESE SCRIVE AD ALFANO

"DEI CARTELLI CHI HA IL DITO SUL GRILLETTO SE LA RIDE.."

CARTELLI ANTI NDRANGHETA: CALABRESE SCRIVE AD ALFANO -

Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese ha inviato una lettera al Ministro Alfano in merito alla questione dei “cartelli anti ‘ndrangheta”: Nella lettera Calabrese parte subito all’attacco contro i falsi miti dell’antimafia. Ritenevo, dice, fosse mio dovere dire a voce alta quello che la maggioranza dei cittadini pensa e cioè che trent’anni di sfilate, concerti e magliette con slogan da pubblicità di automobili, parate di sconosciute – ma “finanziate” – associazioni antimafia, non hanno tolto né un uomo né un euro alle organizzazioni criminali.
Sono profondamente colpito, continua, dal fatto che un portavoce del dicastero della Giustizia, quale il sottosegretario Ferri, possa prima affermare – giustamente – che “le mafie si combattono con passi concreti” per poi considerare i cartelli anti ‘ndrangheta “un monito che serve a ricordare la presenza territoriale delle cosche e la loro penetrazione capillare nonostante l’importante opera di prevenzione portata avanti dal Governo…”. I cartelli, insomma, servirebbero a sottolineare l’incapacità del Governo di arginare il fenomeno e ad esaltare la capacità di resistenza e penetrazione delle organizzazioni mafiose? Sono basito dice Calabrese nella sua lettera e rincara la dose. Noi, a Locri, di questi “gesti tangibili e simbolici”, di cui andiamo fieri, ne abbiamo dati, e ne fa una lunga elencazione di cui ne riportiamo qualche esempio: :
a)    ROCCO RISPOLI,  imprenditore di Locri che ha denunciato i suoi usurai è stato equiparato dal Comune di Locri a “vittima di Mafia” ed assunto, in forma di tutela e riconoscimento, come dipendente comunale;
b)    Su iniziativa del Consiglio Comunale è stata conferita l’onorificenza di “Cavaliere della Repubblica”  ad alcuni Carabinieri per l’importante azione di contrasto alle cosche locali;
c)    Nello scorso mese di maggio abbiamo inaugurato l’OSTELLO DELLA GIOVENTÙ, in un edificio confiscato alla ‘ndrangheta;
d)    3 MILIONI DI EURO sono stati anticipati dal Comune – e a tutt’oggi non rimborsati dal Ministero della Giustizia – per la spesa corrente dei tribunali civile e penale della Locride e dei giudici di pace;
e)    è in corso di concretizzazione“l’ISOLA ECOLOGICA COMUNALE” che verrà realizzata su un vasto terreno confiscato alle organizzazioni mafiose;
f)    la Polizia Municipale utilizza un’utilitaria con tanto di scritta “Bene Confiscato alla criminalità organizzata”;
g)    è in fase di realizzazione la Caserma del Gruppo Guardia di Finanza su un immobile confiscato ad una delle potenti cosche cittadine;
h)    è stata di recente assegnata la villa di un boss con destinazione uffici di Polizia Giudiziaria, con notevole risparmio per lo Stato sui canoni di locazione;
i)    l’art. 2 dello Statuto Comunale, di recente approvazione, recita “la Città di Locri ripudia la ‘ndrangheta e disciplina la costituzione di parte civile in tutti i processi contro la ‘ndrangheta”;
j)    sono stati attivati protocolli e procedure sugli appalti pubblici con l’obiettivo di contrastare possibili “appetiti” delle forze criminali;
Calabrese conclude come ha iniziato deridendo i cartelli anti-ndrangheta: Dei cartelli e dei girotondi, delle maschere di carnevale e delle chiacchiere nei talk show, dice, chi ha il dito sul grilletto e sa di restare impunito, se la ride..

 

 



« ARCHIVIO