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17:55:00 - 03 SETTEMBRE 2015

Quale futuro per la biblioteca di Siderno? il sindaco Fuda incontra l'associazione amici del libro

Quale futuro per la biblioteca di Siderno? il sindaco Fuda incontra l'associazione amici del libro    -


Si fa più cogente l’attività dell’ALB (Amici del Libro e della Biblioteca) data l’entrata in carica del sindaco, tanto atteso dalla cittadinanza. Una ristretta delegazione di membri dell’Associazione ha potuto finalmente conferire con Pietro Fuda, per illustrare le necessità della biblioteca e definire assieme i passi necessari per portarla dallo stato attuale ad una piena funzionalità.

Prima d’ogni cosa è stato stabilita una separazione fisica tra biblioteca e l’androne della scuola tramite una parete. Il sindaco ha espresso la sua più ferma determinazione a portare la biblioteca a pieno regime entro tempi strettissimi. Considerato che i lavori di ripristino della scuola media “Pedullà” necessiteranno di mesi, e aggiungendo i tempi tecnici del trasporto e riorganizzazione del patrimonio librario, non dobbiamo però immaginare che la cosa si risolva da un giorno all’altro.

Le richieste dell’ALB sono le seguenti: assunzione di un direttore (eventualità per ora esclusa dall’amministrazione), formazione del personale, rinnovo dello Statuto e del Regolamento, rinnovo del Comitato di Gestione, con ampia discrezionalità, annullamento della delibera della Commissione Straordinaria per quanto riguarda la nomina del Comitato di Gestione.

Predisposizione di una sala multimediale e di una sala convegni con almeno 100 posti a sedere, catalogazione digitale di tutti i libri con inclusione nel Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN).

Dedicare una sala alla gipsoteca del Maestro Correale, e un’altra ad un archivio su Siderno.

Il sindaco ha –per parte sua- invitato i membri dell’ALB a fornire indicazioni dettagliate sulla sistemazione dei locali e sulle altre necessità della biblioteca, proponendo una collaborazione dell’associazione alla creazione di manifestazioni per rendere viva la stessa.

Ciò che è sicuro è che almeno i locali della “Lorenzini” dove sono alloggiati i libri, verranno messi in sicurezza. 

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