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21:42:00 - 03 SETTEMBRE 2015

'Ndrangheta: da Vescovi Calabria stretta su processioni. Presentato un vademecum, stop a raccolta denaro durante percorso

'Ndrangheta: da Vescovi Calabria stretta su processioni. Presentato un vademecum, stop a raccolta denaro durante percorso -

 
 

 Giro di vite dei vescovi della Calabria sulle feste e processioni religiose per contrastare eventuali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.
La Conferenza episcopale regionale ha predisposto un vero e proprio vademecum nel quale sono contenute le direttive per i sacerdoti. Sul documento, presentato a Catanzaro, il nuovo presidente dei vescovi calabresi, mons. Vincenzo Bertolone, ha affermato che "si tratta di una proposta seria per passare dalle parole ai fatti nella lotta alla criminalità".
Il vademecum presentato oggi arriva dopo che nel gennaio scorso i vescovi avevano presentato la pastorale sulla 'Ndrangheta nella quale avevano espresso la loro indignazione contro le "connivenze e collusioni che le permettono di piegare ai propri fini i suoi alleati". La presa di posizione dei vescovi era giunta dopo che a giugno dello scorso anno Papa Francesco, nel corso della sua visita alla diocesi di Cassano allo Jonio, aveva scomunicato gli uomini delle mafie.
A distanza di otto mesi i vescovi calabresi tornano nuovamente a far sentire la loro voce contro la criminalità organizzata. Nel vademecum presentato oggi, infatti, sono contenute le indicazioni che riguardano la fede dei padrini, dei testimoni che dovranno essere coerenti con i valori evangelici, ed uno spazio rilevante alle processioni sacre.
Sul tema delle processioni le indicazioni della Conferenza episcopale Calabra ricalcano quelle che aveva già disposto il Vescovo di Oppido Mamertina- Palmi, mons. Francesco Milito, in una apposita guida con la quale aveva sbloccato le processioni della settimana santa dopo la loro sospensione a causa di un 'inchino' davanti l'abitazione di un presunto boss della 'ndrangheta.
In occasione delle processioni i portatori delle statue dovranno essere "prevalentemente fedeli - affermano i vescovi - che vivono con assiduità la vita della Parrocchia e della Confraternita". Inoltre "le statue del Cristo, della Vergine e dei Santi non devono mai guardare case, persone, edifici e durante le processioni è tassativamente proibita la raccolta di offerte in denaro e in altri beni materiali". Sarà inoltre "illecito sottoporre statue allo spettacolo di danze o movimenti coreografici" ma anche "accompagnare le immagini con fuochi d'artificio o qualsiasi altra manifestazione chiassosa di folklore". L'obiettivo è quello di avvicinare i credenti "alla fede vera - aggiungono i vescovi - lontana da ogni tradizione pagana, dalla cultura e dalla mentalità che ognuno si crea una fede personale e la dà per giusta. La fede è una sola".
Mons. Bertolone ha evidenziato che il "il cammino della Chiesa calabrese contro la criminalità è stato lungo, ma per la prima volta si hanno delle indicazioni ben precise su come agire. La mafia è antievangelica e il nostro compito, dunque, è quello di eliminare ogni incrostazione e devianza che mina l'autenticità della fede".
Un vero e proprio compendio normativo che "se violato - hanno ribadito i vescovi - darà luogo a delle punizioni, qualora sia comprovata la veridicità del fatto contrario al dettame stabilito nel documento".

di Massimo Lapenda 

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