NEWS

12:38:00 - 04 SETTEMBRE 2015

PROCESSIONI: DALLA CEC STOP A RACCOLTA DI OFFERTE E FUOCHI D'ARTIFICIO

PROCESSIONI: DALLA CEC STOP A RACCOLTA DI OFFERTE E FUOCHI D'ARTIFICIO -


E' Mons. Vincenzo Bertolone il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Calabra. Eletto ieri dai vescovi calabresi, Bertolone ha annunciato che si impegnerà da subito a produrre regole precise per feste padronali e processioni: "Sono indispensabili regolamenti più incisivi, scrive, che prevedano formazione cristiana vera, permanente, magari l’obbligo di esibire il certificato penale, perché le confraternite e i comitati feste siano trasparenti e vicini al dettato evangelico, respingendo le ingerenze mafiose". "L'ho pensato più volte dentro di me, prosegue l'arcivescovo, nel leggere le cronache da Oppido Mamertina, con la processione fermata in segno di devozione davanti alla casa del boss locale, come del resto pare avvenisse da trent’anni, o quelle che raccontano dei detenuti mafiosi del carcere di Larino, pronti a disertare la messa ritenendo non avere essa un senso dopo la scomunica caduta sulle teste dei mafiosi. Fatti diversi, prosegue monsignor Bertolone, eppure collegati da un filo rosso: le parole di Papa Francesco, che il 21 giugno, a Sibari, non ha certo peccato di chiarezza: I mafiosi sono scomunicati. Un’affermazione prorompente, quanto la verità sulla quale essa poggia". Vincenzo Bertolone è nato a San Biagio Platani il 17 novembre 1946, è ordinato sacerdote il 17 maggio 1975 nella Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri. Papa Benedetto XVI lo nomina vescovo della diocesi di Cassano allo Ionio il 10 marzo 2007. Riceve l'ordinazione episcopale il 3 maggio 2007 dal cardinale Tarcisio Bertone. Promosso arcivescovo dell'arcidiocesi di Catanzaro-Squillace il 25 marzo 2011, ha preso possesso della sede il 29 maggio 2011.
Intanto, proprio ieri la Conferenza episcopale calabra ha presentato a Catanzaro un vero e proprio vademecum per sacerdoti sulla celebrazione dei sacramenti e sulle feste religiose impregnate della tradizione popolare. I nuovi orientamenti sono contenuti nel documento "Per una nuova evangelizzazione della Pietà popolare". Il nuovo presidente, ha evidenziato che si tratta di "una proposta seria per passare dalle parole ai fatti nella lotta alla criminalità". Nel vademecum è previsto innanzitutto che i portatori delle statue siano prevalentemente fedeli che vivono con assiduità la vita della Parrocchia e della Confraternita. Il documento arriva dopo la nota pastorale dei vescovi della Calabria "Testimoniare la verità del Vangelo", pubblicata lo scorso gennaio. Le indicazioni riguardano la fede dei padrini, dei testimoni che dovrà essere coerente con i valori cattolici, ma uno spazio rilevante è dato alle processioni sacre. Stando a quanto si legge: "le statue del Cristo, della Vergine e dei Santi non devono mai guardare case, persone, edifici e durante le processioni è tassativamente proibita la raccolta di offerte in denaro e in altri beni materiali". Sarà inoltre "illecito sottoporre statue allo spettacolo di danze o movimenti coreografici" ma anche "accompagnare le immagini con fuochi d'artificio o qualsiasi altra manifestazione chiassosa di folklore". L'obiettivo è quello di avvicinare i credenti "alla fede vera, sostengono i vescovi, lontana da ogni tradizione pagana, dalla cultura e dalla mentalità che ognuno si crea una fede personale e la dà per giusta. La fede, concludono, è una sola".

ALESSANDRA BEVILACQUA

« ARCHIVIO