NEWS

19:15:00 - 04 SETTEMBRE 2015

LOCRI: IL SINDACO SI AUMENTA L'INDENNITA' ED E' POLEMICA

LOCRI: IL SINDACO SI AUMENTA L'INDENNITA' ED E' POLEMICA -

Sta tenendo banco in queste ore a Locri una polemica nata tra il sindaco Giovanni Calabrese e l'editore di un giornale online della Locride. Tutto sembra essere sorto a causa di alcuni post che farebbero riferimento all'aumento dell'indennità di carica del primo cittadino. Pronta la precisazione di Calabrese che ha spiegato come "Non vi sia stato nessun aumento dell’indennità di carica, ma un normale riallineamento del’indennità che era stata decurtata poco prima del termine del periodo di commissariamento e prima che subentrasse la nuova amministrazione.
Allo stesso modo, ha scritto il sindaco di Locri, ci si è determinati nel prevedere le risorse necessarie per pagare le indennità di Sindaco ed Assessori dal giugno 2011 al novembre 2012, indennità richieste nei mesi scorsi che in precedenza non erano mai state corrisposte per mancanza dei fondi necessari. Probabilmente tale decisione andava assunta all’inizio del mandato, ma ovviamente non l’abbiamo ritenuta necessaria, prioritaria ed opportuna senza prima una disamina dei reali conti dell’Ente. Per lo stesso motivo abbiamo indirettamente investito parte delle indennità per fare fronte a spese che avrebbe dovuto pagare l’Amministrazione, ma che invece hanno provveduto direttamente Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali di maggioranza. Devo aggiungere che anche l’utilizzo di benefit non è esistito con l’attuale amministrazione.  Il 90 % dei viaggi degli amministratori, fatti per motivi esclusivamente istituzionali, sono stati a carico degli stessi. Solo pochissime e rare eccezioni. Sindaco ed assessori utilizzano per viaggi istituzionali la propria autovettura. La mia stessa autovettura – Nissan Quashqai - è stata formalmente messa a disposizione dell’Amministrazione con nota prot. 19428 del 6 novembre 2013. La stessa autovettura è stata utilizzata in più occasioni dai dipendenti comunali per recarsi in missione a Reggio e Catanzaro con rifornimento di carburante a carico del sottoscritto. Non esistono spese di rappresentanza e pranzi di ospitalità che prima venivano pagati direttamente, ritengo anche giustamente, con fondi comunali. Tali spese, che non sono poche, sono state a carico delle carte di credito personali degli amministratori". Le spiegazioni di Giovanni Calabrese sono state quasi subito seguite da un editoriale,  pubblicato dal giornale online in questione, che ha pubblicamente criticato il modo eccessivamente social di comunicare del sindaco, per poi continuare con frecciatine al vetriolo relative proprio alla decisione di aumentare le indennità. A questo punto non è tardata ad arrivare la controreplica del primo cittadino che ha deciso di rispondere con un "editoriale" che di seguito vi proponiamo:



L'UOMO CHE HA PERSO LA TESTA E LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE.
Editoriale di Giovanni Calabrese
Caro Gianluca, 
non comprendo il tuo sfogo e, soprattutto, mi sorprende l’utilizzo improprio che fai del tuo giornale online.
Ti dico subito che non puoi parlare di corretta deontologia professionale. 
Il legittimo rapporto sentimentale che da qualche mese stai intrattenendo avrebbe dovuto spingerti a non occuparti delle vicende politiche locresi.
Hai preferito farlo. Non sei riuscito a mantenere la lucidità ed hai completamente perso la testa.
I continuerò ad essere un tuo lettore, ma come tale non mi sento un tuo datore di lavoro. i tuoi datori di lavoro sono i contributi pubblici e la pubblicità.
Ma tu da uomo libero hai sempre dimostrato di non essere servo dei tuoi datori di lavoro. 
Io, ad esempio, pur avendo fino a qualche mese fa contribuito a finanziare la tua testata editoriale non mi sono mai permesso di intralciare la tua libertà o la tua linea editoriale.
Oggi, però, dimostri con una linea editoriale, che mi permetto di definire volgare, di non essere più libero di mettere sotto i piedi la deontologia professionale, di subire influenze sentimentali e di far dominare ad altri sentimenti la linea editoriale del tuo giornale on line.
IO, INVECE, PREFERISCO PARLARE AI LIKE. PREFERISCO IL POPOLO LIBERO DEI SOCIAL CHE NON E’ CERTAMENTE IL MIO DATORE DI LAVORO.
Il popolo dei social, il popolo dei “like”, come tu lo definisci, è un popolo libero, un popolo che può condividere o non farlo, può criticarti o apprezzarti.
Qualsiasi iniziativa del popolo dei social è un’iniziativa libera, senza contributi, senza pubblicità.
Giù la maschera Gianluca!! 
Oggi hai dato conferma del sentimento di astio e di odio nei miei confronti, dei miei compagni di viaggio e dell’intera città di Locri.
Io non temo le tue volgari minacce che hai lanciato nel tuo “sovietico” editoriale e , soprattutto, non accetto lezioni morali, di stile e di vita da chi non è in grado di darmele.

Il livore tra i due sembra, per qualche ragione, essere tanto. Al punto che vicende politiche sembrano mischiarsi a quelle personali. Stilettate, certo, amare.  
 
ALESSANDRA BEVILACQUA 

« ARCHIVIO