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16:27:00 - 05 SETTEMBRE 2015

LOCRI, IL SINDACO RISPONDE A MAMMOLITI E NON RINUNCIA ALL'AUMENTO DELL'INDENNITA'

LOCRI, IL SINDACO RISPONDE A MAMMOLITI E NON RINUNCIA ALL'AUMENTO DELL'INDENNITA' -

Caro Pino,

Ti ringrazio per le parole di sincero apprezzamento rivolte nei miei confronti a dimostrazione che nell’esprimere valutazioni obiettive  sulle persone e sul proprio operato si può anche cambiare idea.

                Il tuo atteggiamento e la condivisione anche non pubblica, per evitare becere strumentalizzazioni, di ataviche problematiche che affliggono la città e che oggi, anche con iniziative non facili ed impopolari, siamo stati chiamati ad affrontare.

                Devo evidenziare che sulle indennità di carica si è però volutamente creato un macroscopico equivoco.

                Le indennità di carica sono state fino ad  oggi calcolate con una riduzione, superiore da quanto previsto dalla vigente normativa e dal relativo decreto ministeriale attuativo, praticata dal Commissario Prefettizio prima di consegnare l’Amministrazione della città ad una giuda democraticamente eletta.

                La nuova Amministrazione avrebbe dovuto riapplicare la norma e ricalcolare la giusta indennità che come detto sopra è stabilita con decreto ministeriale ed è uguale a quella percepita dagli amministratori della Locride e d’Italia.

                Allo stesso modo, come ben sai,  ci si è determinati nel prevedere le risorse necessarie per pagare le indennità del Sindaco Lombardo  e degli  Assessori –Dattilo, Gelonese, Galasso, Monteleone, Ratuis-   per un importo paro a euro 140 mila (centoquarantamila) per l’incarico ricoperto dal giugno 2011 al novembre 2012, indennità richieste nei mesi scorsi che in precedenza non erano mai state corrisposte per mancanza dei fondi necessari e, soprattutto, alla luce della messa in mora da parte di un legale.

                Nelle scorse settimane abbiamo anche provveduto a pagare i gettoni di presenza per i consiglieri comunali che non venivano pagati dal 2010 e non mi sembra che nessuno, ovviamente tu compreso, abbia rinunciato a quanto dovuto anche se trattasi di importi marginali.

                Non mi piace fare pubblicità di alcune “attenzioni” e “rinunce” personali che ho fatto con convinzione a favore dell’amministrazione che guido, ma oggi mi vedo obbligato a farlo pubblicamente anche perché ritengo ingiusta l’aggressione subita in merito a questa vicenda che mi ha anche portato purtroppo a polemizzare anche con un comune amico che fino a qualche mese addietro avevo stima e considerazione. Oggi, dispiaciuto per i toni reciproci della polemica,  cambio idea nei suoi confronti,non per le critiche, che ritengo libere e legittime, ma per le modalità di divulgazione  delle stesse.

                Nei primi venticinque mesi della mia Amministrazione tutte le indennità sono state ridotte del 40 % a fronte della reale decurtazione di legge che doveva essere del 10 %.

                Il compenso maggiore lo ha avuto il sottoscritto che ha percepito euro 1,200,00 al mese come verificabile da accertamento bancario.

                Meno della metà hanno percepito i componenti della giunta comunale.

                Nessuno però ha espresso apprezzamento in quanto Sindaco ed Assessori hanno rinunciato sin dal primo giorno al “telefono di servizio”.  Tra l’altro l’utenza del Sindaco era libera ed a totale rimborso dell’amministrazione indipendentemente dal tipo di traffico telefonico . Utenza che prima costava all’ente migliaia di euro.

                Per lo stesso motivo abbiamo indirettamente investito parte delle indennità per fare fronte a spese che avrebbe dovuto pagare l’Amministrazione, ma che invece hanno provveduto direttamente Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali di maggioranza.

                 Devo aggiungere che anche l’utilizzo di benefit non è esistito con l’attuale amministrazione.

                Per lo stesso motivo abbiamo indirettamente investito parte delle indennità per fare fronte a spese che avrebbe dovuto pagare l’Amministrazione, ma che invece hanno provveduto direttamente Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali di maggioranza.

                Devo aggiungere che anche l’utilizzo di benefit non è esistito con l’attuale amministrazione.

                 Il 90 % dei viaggi degli amministratori, fatti per motivi esclusivamente istituzionali, sono stati a carico degli stessi. Solo pochissime e rare eccezioni.  In occasione di un solo viaggio abbiamo avuto il rimborso spese.

                 Sindaco ed assessori utilizzano per viaggi istituzionali la propria autovettura.

                 La mia stessa autovettura – Nissan Quashqai - è stata formalmente messa a disposizione dell’Amministrazione con nota prot. 19428 del 6 novembre 2013.

                La stessa autovettura è stata utilizzata in più occasioni dai dipendenti comunali per recarsi in missione a Reggio e Catanzaro con rifornimento di carburante a carico del sottoscritto.

                 Non esistono spese di rappresentanza e pranzi di ospitalità che prima venivano pagati direttamente, ritengo anche giustamente, con fondi comunali. Tali spese, che non sono poche, sono state a carico delle carte di credito personali degli amministratori.

                 Le cifre riportate sono ovviamente lorde, ma ciò non viene detto.

                Il  Sindaco ed assessori continueranno a mettere la mano in tasca in qualsiasi momento e per qualsiasi esigenza istituzionale.

                A differenza dell’indennità di carica che è riconosciuta dalla legge, il mettere la mano in tasca e sostituirsi all’Ente fa parte invece di una decisione soggettiva e volontaria.

                Noi tale scelta l’abbiamo fatta sin dal primo giorno e la porteremo avanti sino al termine del nostro mandato.

                Io, caro Pino, potrei rispondere positivamente al tuo appello e rinunciare senza problemi  al presunto aumento dell’indennità di carica, ma è ovvio che avendo in questi due anni speso molto di più dell’indennità di carica ricevuta, a differenza del passato dove nessuno ha rinunciato a nulla, non posso continuare a fare fronte alle spese istituzionali  con il mio reddito personale, non lo ritengo corretto nei confronti dei miei figli e della mia famiglia.

Condivido quanto tu affermi sulle problematiche sociali e l'emergenza povertà, che non deve essere, però affrontata in modo demagogico, legandola al legittimo rimborso degli amministratori, ma attraverso interventi strutturali che vanno dall'assegnazione delle casi popolari ai veri bisognosi ad un consono utilizzo dei beni comunali e delle proprietà delle Fondazioni, creando opportune politiche occupazionali e non interventi clientelari e di assistenzialismo che, purtroppo hanno messo in ginocchio il nostro territorio, arricchendo e favorendo i soliti noti.

                Giusto per tua informazione, Ti allego l’ultimo bonifico che nei giorni scorsi ho fatto dal mio conto personale per pagare iniziative dell’amministrazione comunale.

Spero che tu mi sappia indicare un altro amministratore disponibile alle rinunce suddette ed a utilizzare il proprio conto e la propria carta di credito per provvedere a spese istituzionali.

Io ho fatto il mio dovere, quello che sentivo e potevo,  sacrificio nei confronti dell’Amministrazione e sono pronto a continuare a farlo, altri non mi risulta che l’abbiano fatto, a parte il compianto sindaco Migliaccio Spina, che cedendo le sue proprietà, ha destinato il ricavato per la comunità.

Un caro saluto.

                                                                                                          Giovanni Calabrese

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