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17:09:00 - 18 SETTEMBRE 2015

Tra storia e fede, riapre Chiesa del Carmine a Catanzaro

Tra storia e fede, riapre Chiesa del Carmine a Catanzaro -

Torna agli antichi splendori, a Catanzaro, la Chiesa della Madonna del Carmine, con annesso convento e oratorio, e il capoluogo si riappropria di un pezzo di storia e spiritualità.
Il complesso, che attualmente racchiude anche il polo didattico del Conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia e la sezione di un asilo comunale, è incastonato nell'antico quartiere della Grecìa, insediamento primitivo della città. Dopo due anni e mezzo di attesa forzata, dunque, l'edificio sacro aprirà nuovamente le sue porte ai fedeli che, per tutto questo periodo, hanno potuto partecipare alle funzioni officiate dal parroco don Massimo Cardamone solo all'interno dell'antico oratorio il cui altare è sovrastato da una statua della Madonna del Carmine databile intorno al 1700 e addobbata con tessuti della tradizione catanzarese.
I lavori di recupero della chiesa, dopo il rifacimento del tetto nel 2004 e la ristrutturazione degli esterni nel 2012, sono ancora in corso tra ponteggi mobili e passerelle, ma tutto sarà pronto - assicurano i volontari della parrocchia - per la cerimonia ufficiale di riapertura al culto in programma domenica 20 settembre con la solenne concelebrazione presieduta dall'arcivescovo metropolita mons. Vincenzo Bertolone.
Anche il pavimento è stato interamente ricostruito. Le somme necessarie per realizzare gli interventi sono state attinte dai fondi della Diocesi e dal ricavato dell'8 per mille messo a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana. Inserita nel complesso monastico dei frati carmelitani, cosiddetti "calzati", la Chiesa del Carmine, che attualmente si presenta con la facciata di travertino, venne edificata nel 1600 e subì degli interventi anche nel secolo seguente. Attorno al 1800 l'ordine monastico venne soppresso e, all'interno della chiesa, passata al clero secolare, trovarono ricovero le opere dell'antichissima Chiesa di Santa Maria di Cataro, danneggiata dal sisma del 1783, in particolare la Madonna policroma che oggi occupa l'altare di destra.
Tra le opere che arricchiscono le navate della chiesa ci sono anche la tela quadrilobata del "Decor Carmeli" di Domenico Basile di Borgia e l'altare maggiore di Domenico Leto. Importanti anche la cattedra lignea, la coltre funebre seicentesca di velluto catanzarese di colore blu notte, ricamata in oro e argento e motivi floreali di oltre cinque metri un pregiato Cristo di cera che sarà restaurato anche per interessamento del Fondo per l'ambiente italiano.

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