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11:10:00 - 02 OTTOBRE 2015

'ITALIA CHE LAVORA': CHIESTI 53 ANNI DI CARCERE CONTRO I CLAN DI SAN LUCA

'ITALIA CHE LAVORA': CHIESTI 53 ANNI DI CARCERE CONTRO I CLAN DI SAN LUCA -

Ammontano a 53 anni di carcere le richieste avanzate dall'accusa alla corte del Tribunale di Locri nell'ambito dell'udienza per il processo scaturito dall'operazione "Italia che lavora". La condanna più severa, 13 anni di reclusione, è stata chiesta per Antonio Nirta, classe 56.  11 anni è, invece, quanto avanzato per Sebastiano Nirta, classe 57, e 9 anni per Domenico Mammoliti. Per tutti gli altri le pene chieste dal pm Francesco Tedesco vanno dai 5 anni e 3 mesi ai 4 anni e 3 mesi.  L'operazione "Italia che lavora" scattò il quattro febbraio del 2014. I Carabinieri eseguirono la custodia cautelare emessa dal gip reggino nei confronti di 11 persone accusate a vario titolo associazione mafiosa, illecita concorrenza volta al condizionamento degli appalti pubblici, frode nelle pubbliche forniture e furto di inerti, con l’aggravante delle modalità mafiose. In particolare, dal monitoraggio di nove appalti pubblici banditi dal Comune di San Luca, dalla Provincia di Reggio Calabria e dalla Regione Calabria per opere da eseguirsi a San Luca per un ammontare complessivo di 5,5 milioni di euro, secondo l’accusa è emerso l’accaparramento grazie ad atti di concorrenza sleale volti al controllo o comunque al condizionamento dell’aggiudicazione e della successiva esecuzione dei lavori. Gli indagati secondo gli inquirenti avevano stretto un accordo collusivo che mirava, attraverso la predisposizione fraudolenta di offerte e attraverso rapporti di sub-appalto lecito o illecito dei lavori, all’imposizione esterna della scelta delle ditte destinate ad aggiudicarsi gli appalti o comunque a eseguire, di fatto, i lavori sulla base di una logica spartitoria dettata dagli equilibri mafiosi esistenti nel territorio di San Luca fra il 2005 e il 2009. L'operazione "Italia che lavora" trae origine da un’indagine avviata nel 2005 dai carabinieri di San Luca in cui sono poi confluite le risultanze di altre inchieste come "Crimine", "Reale", "Saggezza"e "Metano a San Luca".  Il processo è stato aggiornato al 7 ottobre.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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