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18:36:00 - 06 OTTOBRE 2015

SIDERNO: E' IN CORSO IL CONSIGLIO LEGALITA' E TRASPARENZA. MAGGIORANZA COMPATTA NEL SOSTENERE LA PROPRIA ESTRANEITÀ AI FATTI

SIDERNO: E' IN CORSO IL CONSIGLIO LEGALITA' E TRASPARENZA. MAGGIORANZA COMPATTA NEL SOSTENERE LA PROPRIA ESTRANEITÀ AI FATTI -

Si sta svolgendo in questo momento nella Sala delle adunanze il Consiglio Comunale di Siderno convocato a seguito dei recenti fatti di cronaca che hanno visto, con l'operazione "Acero-Krupy", l'ente sprofondare in un limbo di critiche. Ed è proprio a sostegno della legalità dell'azione dell'Amministrazione guidata da Pietro Fuda e per discutere a sostegno della trasparenza che in fretta e furia è stata convocata l'assise odierna in sessione straordinaria. Il confronto è iniziato con la consapevolezza di dover affrontare la questione chiarendo la posizione dell'Amministrazione alla città di Siderno. Ad aprire l'assemblea è stato è stato Giuseppe Figliomeni,  consigliere e attuale capogruppo del Centro Democratico che alle elezioni amministrative è stato eletto con largo suffragio di voti. Figliomeni ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti e si è detto disponibile a fornire tutti i chiarimenti necessari per fare luce sulla vicenda. Lo ricordiamo: la recente operazione di polizia che ha provocato una serie di arresti nella Locride ha gettato qualche ombra anche sul mondo della politica locale. In particolare è stato tirato in ballo anche il nome del consigliere Figliomeni. Durante il suo intervento Figliomeni ha letto una relazione che ha chiesto che venga allegata agli atti.  Pieno appoggio alla Giunta Fuda è arrivata sa Siderno Libera e dalla consigliera Rita Commisso. A gran voce hanno invece chiesto maggiore trasparenza e chiarezza i gruppi di opposizione "Volo" e "PD". Nel suo intervento il consigliere Leonardo Gianluca ha, invece, espresso piena solidarietà al collega Figliomeni, Leonardo sottolineando il piacere di fare politica del Figliomeni ha denunciato come quest'ultimo sia stato vittima di "sciacallaggio giornalistico". Infine lo stesso consigliere del Centro Democratico ha sostenuto la tesi di un possibile complotto orchestrato dagli stessi mafiosi per screditare persone estranee alla malavita.  
Presto ulteriori aggiornamenti. 
A seguire l'intervento del Presidente del Consiglio comunale Paolo Fragomeni


       

Signor sindaco,

signori consiglieri,

ci è sembrato giusto e doveroso,

d’accordo tutti i gruppi rappresentati in quest’aula,

convocare in seduta straordinaria e urgente il C.C., per fare un atto di chiarezza e di onestà verso i sidernesi.

 

 

Ciò alla luce di quanto pubblicato su alcune testate giornalistiche in questi giorni:

stralci,

poche righe, tratte da una ordinanza di fermo, composta da oltre millecinquecento pagine,

e che tirano in ballo alcuni membri di questo c.c., il presidente del Consiglio e il giovane consigliere Figliomeni.

 

 

Consapevolmente o meno,

(questo sarebbe davvero interessante poterlo appurare)

si gettano ombre sull’attuale Consiglio Comunale e sull’Amministrazione.

 

 

Premesso che le notizie riportate non hanno alcuna rilevanza penale sui diretti interessati,

e che a nessuno, in questo consesso,

è stata rinfacciata la benché minima trasgressione,

e che, inoltre, nulla hanno a che vedere con l’operazione di polizia attuata in ottemperanza all’ordinanza di cui sopra,

c’è da chiedersi quale sia la ratio che spinge qualcuno,

in maniera così solerte,

a diffondere notizie che notizie,

in definitiva,

non sono.

 

 

C’è da chiedersi,

e ce lo chiediamo,

se non siamo in presenza di una intenzione politica,

di una vera e propria strategia politica,

e ci assumiamo tutta la responsabilità di quello che diciamo,

tesa a colpire,

sul piano dell’immagine e della credibilità,

un’Amministrazione e il suo sindaco,

un Consiglio Comunale legittimamente eletto dal popolo,

istituzioni che sanciscono,

dopo anni di incertezze,

il ritorno alla normalità e riconsegnano ai cittadini il diritto  all’autogoverno.

 

 

E se così è, c’è da chiedersi,

e ce lo chiediamo,

perché.

 

 

Perché?

E chi?!

Perché e chi,

si vorrebbe colpire una A.C. e un C.C. che gradualmente stanno riportando alla normale condizione una città intera?

 

 

 

Perché e chi ci vorrebbe isolare e indebolire,

infliggerci un duro colpo criminalizzando un’intera comunità,

e con essa un intero territorio,

attraverso l’istillazione del dubbio sull’esito elettorale e sulle persone.

 

 

 

Ma noi non siamo qui per una sorta di autodifesa.

 

 

 

Non siamo qui perché timorosi di conseguenze sul piano personale.

 

 

 

E non siamo qui nemmeno per difendere l’A.C. che ha tutte le carte in regola per andare avanti e governare bene,

come sta dimostrando di saper fare,

grazie ad un sindaco di assoluta competenza, di chiaro attaccamento istituzionale e vigore gestionale;

affiancato da una ottima squadra di amministratori, persone serie ecompetenti.

 

 

 

Siamo qui, bensì, per ribadire e affermare questo:

 

Noi,

tutti noi,

e sono sicuro di poter parlare a nome dell’intero c.c.

e di interpretare il pensiero e la volontà della stragrande maggioranza dei sidernesi,

sosteniamo,

senza riserve,

ogni azione e ogni sforzo delle forze dell’ordine e della magistratura

nel difficile compito quotidiano della difesa dell’ordine pubblico e della prevenzione al crimine in ogni suo aspetto.

 

 

 

Non solo non ne contestiamo l’azione,

ma siamo accanto a loro con assoluta fiducia e convinzione.

 

 

 

Chiediamo a gran voce che  agiscano con efficacia e perseveranza nella ricerca della verità,

qualunque essa sia e chiunque essa interessi.

 

 

 

Che vadano avanti,

che indaghino,

che accertino eventuali responsabilità penali,  

e si faccia luce su ogni aspetto che ha caratterizzato la vita politica recente:

dai criteri per la selezione dei candidati nelle liste per il rinnovo del c.c., alla conduzione della campagna elettorale,

dal comportamento dei consiglieri comunali e delle forze politiche all’azione recente di governo della città

e,

non di meno,

sull’oscuro episodio,

 verificatesi in occasione delle primarie del centro-sinistra,

incivile e intollerabile episodio,

che ha determinato il ritiro dalla competizione di uno dei candidati.

 

 

 

Noi tutti chiediamo verità,

perché non si può tenere un’intera comunità nel dubbio e nell’apprensione.

 

 

 

Questo serve a tutti.

 

 

 

Serve al sindaco, serve all’A.C., serve al C.C. per poter proseguire con serenità nel proprio lavoro.

 

 

 

Serve ai cittadini che hanno riposto tanta fiducia e aspettativa nelle istituzioni locali recandosi alle urne in massa,

con speranza ritrovata,

con entusiasmo.

 

 

 

Ricordo ancora i  volti distesi e sorridenti dei Sidernesi che entravano nei seggi elettorali carichi di speranza,

intravedendo una nuova stagione virtuosa degna della storia e della tradizione della città.

 

 

 

Nessuno, dico: nessuno può permettersi di deludere tutto questo.

 

 

 

Non sarebbe giusto e civile.

 

 

 

Per questo non c’è nessuno più interessato di noi,

noi che rappresentiamo gli interessi della collettività,

che si affermino i principi della legalità,

dell’ordine e della trasparenza su ogni aspetto della vita politica e amministrativa.

 

 

 

Siamo convinti che solo attraverso la legittimazione, che riteniamo di avere pienamente,

e che scaturisce dai concetti  su menzionati e che ripeto:

legalità-ordine-trasparenza,

si possa ottenere la fiducia, il consenso e il sostegno dei cittadini nell’immane opera di ricostruzione e rilancio della vita civile, culturale e amministrativa del nostro comune.

 

 

 

Questo C.C. ha ereditato una situazione difficile in ogni senso

e deve tornare ad essere un laboratorio di idee e di progetti,

motore di crescita e sviluppo,

e non luogo di sospetto o di scontro ideologico,

né palestra di demagogia.

 

 

 

Fino ad ora lo è stato, con la collaborazione di tutti, maggioranza e minoranza.

 

 

 

Tutti, qui, hanno colto l’importanza e la delicatezza della missione che siamo stati chiamati a svolgere,

seppure,

a volte,

e ci mancherebbe altro,

con diversi punti di vista, tutti rispettabilissimi.

 

 

 

Tanto è vero che questo C.C., ha già assunto decisioni importanti,

nella serenità e sempre dopo un confronto civile,

scelte che  modificheranno radicalmente il modo di essere e di vivere della comunità (transazione sulla depurazione-raccolta differenziata-transazione sulla fornitura di energia elettrica-bilancio-comitati quartiere, ecc).

 

 

 

Su noi ricade la responsabilità del futuro del’intera comunità,

di indicare e garantire i principi della legalità attraverso il lavoro quotidiano,

impegnandoci nell’esclusivo interesse collettivo.

 

 

 

Noi vogliamo essere giudicati con questi parametri ,

e non sulla base di illazioni e pregiudizi.

 

 

 

Perdonate il mio debole per le citazioni, ma mi piace riportare la bella frase di un noto scrittore e ambientalista italiano, Erri De Luca, che recita:

“Un uomo è quello che ha fatto”.

 

 

 

Noi vorremmo essere giudicati per quello che facciamo,

perché attraverso il ‘FARE’ si manifesta,

meglio che in qualunque altra maniera,

l’intenzione dell’uomo,

la sua natura,

il suo spessore culturale e politico,

l’etica,

l’attaccamento e la consapevolezza del ruolo che ricopre nella società.

 

 

 

E, inoltre, vorremmo essere giudicati per la nostra storia,

per il percorso politico, professionale e umano che ognuno ha acquisito al proprio bagaglio.

 

 

 

Abbiamo il dovere, quindi, di sgombrare il campo da ogni ambiguità e sospetto.

 

 

 

Noi,

e lo ribadiamo con forza,

siamo contro le mafie di ogni tipo,

contro ogni ingerenza nella vita pubblica da parte di consorterie varie.

 

 

 

E siamo contrari alle mafie,

non perché il nostro Statuto ci impegna,

leggo testualmente:

ad ‘essere strumento di realizzazione e di tutela dei valori della città’, e a ‘ripudiare la ‘Ndrangheta e tutte le criminalità organizzate’,

ma perché ciò è connaturato alla nostra formazione culturale, etica e politica, e questi valori sono la ragione stessa del nostro impegno politico.

 

 

 

Questo è il messaggio che,

spero,

anche qui,

oggi,

saremo all’altezza di trasferire a tutti,

con un pensiero speciale rivolto ai giovani;

perché se oggi la politica ha il compito e il dovere di progettare e programmare il loro futuro,

 sono essi stessi il futuro della politica e del mondo.

 

 

 

 

Ho letto,

in questi giorni,

molti corsivi,

interventi,

ascoltato innumerevoli commenti e prese di posizione sulla vicenda all’oggetto della discussione.

 

 

 

Qualcuno ha proposto le dimissioni del sindaco e della giunta.

 

 

 

Pensiamo si tratti di una richiesta poco saggia.

 

 

 

Sarebbe una decisione suicida.

 

 

 

Non per il sindaco o l’A.C.,

ma per l’intera comunità che è stanca di vivere nell’incertezza e in una condizione di sospensione della democrazia,

stanca di sentirsi allo sbando,

stanca di sentirsi discriminata e criminalizzata,

e che lentamente,

in questa nuova stagione politica,

sta ritrovando fiducia nelle Istituzioni e voglia di partecipazione.

 

 

 

E’ una opinione pienamente lecita e rispettabile,

naturalmente,

ma che,

forse,

non tiene bene in conto della ricaduta sociale, politica ed emotiva che una decisione del genere produrrebbe sulla comunità.

 

 

 

Piuttosto immaginiamo un patto di concordia e di collaborazione tra tutte le forze sociali,

politiche,

associazionistiche,

dell’ordine,

che miri al buon governo, nella chiarezza e alla luce del sole, in questo frangente difficoltoso.

 

 

 

Su questo,

spero,

stasera si sappia dare una risposta coerente e univoca perché,

uso un concetto a noi caro,

‘siamo tutti sulla stessa barca’ e,

sono sicuro,

ognuno avverte la responsabilità del momento.

 

 

Grazie per l’attenzione dedicatami.

 

 

Siderno, 06-10-2015

 

 

 

                                                                               Il Presidente del Consiglio comunale

 

                                                                                              Paolo Fragomeni

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