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10:05:00 - 08 OTTOBRE 2015

Processo Showdown: emessa la sentenza del rito ordinario. Condanne più miti rispetto alle richieste del pm

Processo Showdown: emessa la sentenza del rito ordinario. Condanne più miti rispetto alle richieste del pm -

 

Quattordici anni di carcere per Fiorito Procopio, dodici anni e sei mesi per Michele Lentini e Maurizio Tripodi, dodici per Alberto Sia, undici per Davide Sestito, mentre nei confronti di Antonio Gullà è stata inflitta una pena pari a dieci anni di reclusione.

È questa la decisione emessa dai giudici del tribunale di Catanzaro, presieduto da Giuseppe Valea, nell'ambito del processo scaturito dall’indagine "Showdown" sulle cosche che operano nella zona del Soveratese.

Molte sono state inoltre le assoluzioni rispetto alle quattro che aveva chiesto il pm, Vincenzo Capomolla: tra queste, quelle di Pasqualino Greco, Giuseppe Pileci e Mario Sica, imputati di associazione mafiosa, così come assolti sono stati Giuseppe Agresta, Giovanni Nativo, Liotta Vincenzo, Salvo Gregorio Mirarchi e Christian Pirelli, imputati a vario titolo per reati diversi dal contesto associativo, e che andavano dallo spaccio di stupefacenti al furto.

Assolti per prescrizione dei reati: Tassone Lucia, Tripodi Vito, Tripodi Luigina,

Confermate, invece, le assoluzioni per Teo Sinopoli, Massimo Procopio, Saverio Mirarchi e Giandomenico Rattà, già chieste dal pm, che erano imputati di abuso di ufficio.

Nei confronti di Tripodi, Procopio e Lentini - ritenuti al vertice della cosca soveratese Sia-Procopio-Tripodi - il pm Capomolla aveva chiesto una pena di 24 anni di reclusione.

Di rilievo il risultato del collegio difensivo degli imputati composto, tra gli altri, dagli avvocati Armodio Migali, Attilio Matacera, Domenico Calabretta, Francesco Catanzaro, Giovanni Caridi,Gregorio Visconi,  Luana Lacava, Salvatore Staiano, Saverio Pittelli , Vincenzo Cicino e Vittorio Ranieri.

 

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