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12:15:00 - 09 OTTOBRE 2015

OPERAZIONE 'AFFARI DI FAMIGLIA': MINACCIANO MINORE PER RITRATTARE ACCUSE CONTRO SPACCIATORE, 4 ARRESTI

OPERAZIONE 'AFFARI DI FAMIGLIA': MINACCIANO MINORE PER RITRATTARE ACCUSE CONTRO SPACCIATORE, 4 ARRESTI -

Avrebbero costretto un ragazzino a ritrattare le accuse contro uno spacciatore e a consegnare loro del denaro. Per questo motivo gli agenti del commissariato di Lamezia Terme e della Squadra Mobile di Catanzaro, hanno provveduto stamane ad eseguire un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone, tre uomini e una donna, tutti facenti parte dello stesso nucleo familiare. Si tratta di Cristian Greco di 27 anni, la moglie Melania Bonaddio di 29 anni, il fratello Giovannino Greco di 32 anni e il cugino Francesco Greco.  In particolare, secondo quanto è emerso, uno di loro, Cristian Greco è accusato di aver spacciato sostanza stupefacente al minore in questione, tutti gli altri, invece, a vario titolo, devono rispondere di estorsione e induzione a rendere dichiarazioni false. La vicenda scaturisce da un arresto effettuato dalla polizia il 23 giugno scorso. In quella occasione gli agenti avevano eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dello stesso Cristian Greco, indagato proprio per la cessione di canapa indiana per un valore di mille euro al minorenne, successivamente minacciato ed aggredito per non aver completamente saldato in tempo il debito. I parenti di Greco, per occultare i delitti del congiunto, secondo quanto emerso dalle indagini, il giorno stesso dell'arresto avevano contattato telefonicamente il ragazzo, l'avevano incontrato, minacciato e costretto a ritrattare la propria versione davanti ad un investigatore privato ed al pubblico ministero, obbligando a riferire anche davanti al pm che il debito di mille euro era relativo all'acquisto di un motorino. In più l'avevano obbligato a versare loro 800 euro per il pagamento dell'investigatore privato ingaggiato dalla difesa dell'arrestato. Dall'attività investigativa è emerso come il minore sia rimasto vittima delle violenze e prevaricazioni della famiglia Greco, incorrendo in numerose contraddizioni davanti al Pm in sede d'interrogatorio, preferendo assumersi la responsabilità di una falsa ritrattazione e impegnandosi a pagare per conto di Greco anche le spese per le indagini difensive. I risultati delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme e sviluppate da personale della Sezione investigativa del Commissariato di Lamezia, sono stati ritenuti tali da giustificare il ricorso ai provvedimenti restrittivi emessi dal gip di su richiesta della Procura.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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