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12:24:00 - 15 OTTOBRE 2015

MAXI BLITZ DELLA POLIZIA CONTRO IL NARCOTRAFFICO TRA CALABRIA E COSTARICA: 7 ARRESTI

MAXI BLITZ DELLA POLIZIA CONTRO IL NARCOTRAFFICO TRA CALABRIA E COSTARICA: 7 ARRESTI -

Una nuova operazione di Polizia ha squarciato, stamane, il velo sul narcotraffico internazionale di stupefacente.  La Polizia di Stato di Reggio Calabria coordinata dal Servizio Centrale Operativo, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, e quella del Costarica stanno eseguendo una serie di arresti e perquisizioni nel paese centroamericano nei confronti di soggetti accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e legati a personaggi vicini alle cosche della 'Ndrangheta ionico-reggina. In tutto sono 7 i provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Reggio Calabria, che ha accolto le richieste della Dda nei confronti, tra gli altri, del titolare di una società di import-export del Costarica che, secondo le indagini, era al centro di un enorme traffico di droga dall'America all'Europa, gestito dalla 'Ndrangheta e da alcuni appartenenti alle famiglie mafiose di New York. Nel corso di quasi due anni di indagine sono stati sequestrati ingenti quantitativi di cocaina in Europa e America. Il blitz di oggi arriva a sei mesi di distanza dall'operazione 'Columbus', che a maggio scorso ha consentito agli investigatori di scoprire una centrale della 'Ndrangheta nel Queens, a New York, dalla quale veniva gestito il traffico di droga. La cocaina partiva, appunto, dal Costarica nascosta nei container di frutta tropicale, veniva stoccata nei porti americani e successivamente spedita in Italia e in Europa. A maggio furono emessi 13 provvedimenti di fermo dalle autorità italiane e tre provvedimenti di arresto dal Fbi, tra cui quello nei confronti del titolare del ristorante Gregorio Gigliotti, un calabrese fino ad allora incensurato e ritenuto dagli inquirenti broker della droga a livello mondiale, in stretto contatto con i narcos sudamericani e anello di collegamento tra la cosca degli Alvaro in Italia e gli esponenti della famiglia mafiosa dei Genovese a New York. Gli uomini del Servizio centrale operativo e della squadra mobile di Reggio Calabria, assieme ad agenti del Fbi, dell'Homeland security, dell'Interpol e del Organismo de investigacion Judicial del Costarica, hanno inoltre sequestrato atti e documenti relativi ai trasporti e ai container spediti dal paese centro americano in Europa, per ricostruire i contatti nel nostro paese e i possibili collegamenti con altre famiglie della 'Ndrangheta. Le attività investigative hanno ricostruito l'organigramma del sodalizio, la struttura organizzativa, le condotte transnazionali e le rotte del narco-traffico, consentendo di qualificare i rapporti fra esponenti della 'ndrangheta ionico-reggina e trafficanti attivi nel Centro - America, in contatto con narcos colombiani e tuttora oggetto di indagini. Il gip di Reggio Calabria ha chiesto alle autorità statunitensi l'arresto ai fini estradizionali, con l'accusa di associazione a delinquere, della famiglia di Gregorio Gigliotti. Il provvedimento riguarda lo stesso Gigliotti - per gli investigatori l'uomo di collegamento tra la mafia newyorkese e la 'Ndrangheta reggina - sua moglie Eleonora, e suo figlio Angelo. Marito e moglie sono detenuti negli Stati Uniti con l'accusa di traffico di droga, mentre il figlio Angelo, dopo aver pagato una cauzione di 5 milioni di dollari, è libero.

 

ALESSANDRA BEVILACQUA 

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