Non soltanto in Colombia.
La cocaina importata in Europa e negli Usa dalla 'ndrangheta viene negoziata anche in altri paesi del centro e del sud America. É il quadro che emerge dall'operazione "Columbus 2", contro il narcotraffico internazionale coordinata dalla Dda di Reggio Calabria ed eseguita tra Italia e Costarica da polizia di Stato e Sco e che ha portato all'arresto di sette persone, cinque costaricani e due cubani. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri insieme al sostituto Paolo Sirleo, hanno consentito di sgominare un'organizzazione di narcotrafficanti grazie alla quale i broker Franco Fazio e Gregorio Gigliotti, arrestati in occasione dell'operazione "Columbus", condotta nel maggio scorso, inondavano l'Europa e gli Usa di cocaina.
"Un'operazione di livello internazionale - ha detto il procuratore Federico Cafiero de Raho - frutto di un lavoro certosino del Servizio centrale operativo della polizia di Stato e reso possibile grazie ad un accordo tra gli inquirenti italiani e gli operatori americani della Dea e del Fbi".
"Un protocollo d'intesa - ha aggiunto Gratteri - senza il quale è praticamente impossibile indagare in centro e sud America e che ha permesso alla Dda di Reggio Calabria di avviare e consolidare rapporti di fiducia e di reciprocità con i colleghi magistrati di tutti i Paesi centroamericani".
"Avevamo compreso, grazie ad un lavoro di costante attenzione con le autorità colombiane - ha detto ancora Gratteri - che la 'ndrangheta aveva esteso le proprie basi in Costarica, Bolivia e Perù, spingendosi verso i grandi porti di Brasile e Argentina, da cui da tempo aveva iniziato a spedire lo stupefacente".
"Siamo riusciti ad incastrare un ulteriore tassello - ha detto Andrea Grassi, dirigente della prima sezione dello Sco - nel più vasto mosaico del traffico di cocaina dove comunque, a tutt'oggi, è l'organizzazione criminale più accreditata presso i grandi produttori centroamericani". Nell'ambito dell'operazione sono stati recuperati ingenti quantitativi di cocaina e scoperti personaggi legati a filo doppio con la 'ndrangheta.
All'incontro con i giornalisti nel corso del quale sono stati illustrati i risultati dell'operazione hanno partecipato il questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, ed il capo della squadra mobile reggina, Francesco Rattà. | |
