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16:45:00 - 17 OTTOBRE 2015

RIFLESSIONE DI GIUSEPPE RAFFA NEL DECIMO ANNIVERSARIO DELL'ASSASSINIO DELL'ON. FRANCESCO FORTUGNO

RIFLESSIONE DI GIUSEPPE RAFFA NEL DECIMO ANNIVERSARIO DELL'ASSASSINIO DELL'ON. FRANCESCO FORTUGNO   -


Dieci anni dopo l’agguato di palazzo Nieddu de Rio, il ricordo di Franco Fortugno tiene accesa la fiammella della speranza di un futuro migliore per la Calabria. Gli uomini onesti di questa terra non hanno certo dimenticato il sacrificio del vicepresidente del Consiglio regionale e rendono omaggio alla memoria di un uomo onesto, di un medico dalla grande umanità e di un politico illuminato.  Quell’attacco al cuore delle istituzioni provocò una forte mobilitazione, soprattutto nei giovani che si ribellarono alla protervia malavitosa e al disegno della borghesia mafiosa teso a mantenere la conservazione di un sistema di mala politica, di corruzione e di ruberie. Dieci anni dopo ci chiediamo cosa sia rimasto di quel grande movimento che avrebbe dovuto agevolare il cambiamento socio- culturale di questa terra. I fatti, purtroppo, dicono poco perché la Locride, nonostante lo stanziamento di risorse statali, è rimasta isolata, povera di infrastrutture, con un alto tasso di disoccupazione, con una sanità sempre meno funzionale agli interessi e ai bisogni del territorio e con i cittadini sempre più diffidenti e lontani dalla politica e dalle istituzioni locali e nazionali.

Nel nostro modo di essere cristiani e amministratori pubblici, la memoria dell’on. Franco Fortugno la viviamo attraverso l’impegno a favore del territorio di Locri che come Amministrazione provinciale stiamo aiutando a crescere anche per non vanificare l’impegno politico del vicepresidente dell’Assemblea legislativa calabrese che si batteva per l’affrancamento socio – economico della cittadina ionica e dell’intero comprensorio. Questo nostro impegno rappresenta il modo migliore per onorarne la memoria e sentirlo ancora tra noi. Nei confronti della città di Locri, la Provincia, infatti, ha svolto un ruolo di sussidiarietà e supplenza facendosi carico, d’intesa e in sinergia con il sindaco Giovanni Calabrese e  considerata la scarsa capacità di indebitamento del Comune, dell’accensione di consistenti mutui per garantire la realizzazione di importanti infrastrutture primarie.

Nell’azione dell’on. Maria Grazia Laganà vediamo la continuità dell’azione politica del marito che, al di là dell’appartenenza, auspicava un’azione sinergica di tutti gli schieramenti politici per far voltare pagina a questa regione. Quell’insegnamento è ancora valido perché la contrapposizione, la litigiosità, l’individualismo sono i veri nemici della Calabria che rischia il definitivo isolamento in un mondo sempre più globalizzato.

                                                              Dr Giuseppe Raffa

 

a.l./

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