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11:21:00 - 20 OTTOBRE 2015

Cosca Grande Aracri, indagini chiuse

Da Sud al Nord: 52 indagati

Cosca Grande Aracri, indagini chiuse -

Si sono concluse oggi, con 52 indagati, le indagini preliminarì della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, l'indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Crotone sulle attività di intimidazione e violenza mafiosa del clan 'Grande Aracri, operante a Cutro, nel Cotrone, ma collegato e operante anche a Bologna, Parma, Reggio Emilia e Mantova. Le 52 persone - tra cui figurano capi della cosca calabrese - devono rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso, nonché di violazioni in materia di armi, omicidio, ricettazione, estorsioni, danneggiamenti, intestazione fittizia di beni, illecita concorrenza mediante violenza o minaccia, usura, rapina; tutte condotte aggravate dall'aver agito con metodi mafiosi. Nel mirino della 'ndrangheta c'erano in particolare villaggi turistici e impianti eolici, che venivano puntualmente danneggiati se i titolari non corrispondevano il pizzo. Anche tre avvocati risultano tra le persone raggiunte in queste ore dal provvedimento, accusati di concorso in associazione mafiosa per intermediazione in operazioni economiche e indebite pressioni al fine di ottenere decisioni giudiziarie favorevoli. Il clan risulta attivo anche nel Mantovano, come ha dimostrato l'inchiesta A-emilia. Sono otto i mantovani tra i 219 indagati dell'inchiesta, per i quali l'Antimafia di Bologna aveva chiesto il rinvio a giudizio. Si tratterebbe di un sodalizio legato alla Cosca Grande Aracri di Cutro, operante dal 2004, con epicentro a Reggio Emilia. Sodalizio finalizzato ad acquisire direttamente o indirettamente la gestione e il controllo di attività economiche, anche nei lavori per il sisma del 2012, oltre che appalti pubblici e privati, ostacolare il libero esercizio del voto nel caso di elezioni dal 2007 al 2012 nelle province di Parma e Reggio Emilia. 

 

Carlotta Tomaselli  

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