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12:25:00 - 23 OTTOBRE 2015

INCHIESTA ANAS: NUOVI DETTAGLI SULLA 'DAMA NERA'

INCHIESTA ANAS: NUOVI DETTAGLI SULLA 'DAMA NERA' -

L’operazione  “Dama Nera” condotta dalle indagini della Guardia di Finanza di Roma nella giornata di ieri ha portato a dieci ordinanze di custodia cautelare a carico di dirigenti e funzionari Anas, oltre che all’arresto domiciliare dell’ex Presidente della Regione Calabria ed ex sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Luigi Meduri. 

I capi d’accusa vanno dall'associazione per delinquere, alla corruzione per l'esercizio della funzione e per atto contrario ai doveri di ufficio, dall'induzione indebita a dare o promettere utilità al voto di scambio.

Fra gli arrestati i dirigenti di Tecnis, l’azienda che ha vinto gli appalti per la realizzazione dell'anello ferroviario, per il collettore fognario dal porto al depuratore di Acqua dei Corsari poi girato a una consociata, di un lotto del viadotto, franato dopo pochi giorni dall'apertura e dello svincolo di Castronovo sulla statale 189. La Tecnis è attualmente  impegnata in due cantieri a Palermo che da mesi hanno stravolto il cuore della città e visto l’arresto degli esponenti di vertice sono a rischio.

Nell’istanza del Gip spunta il nome di Luigi Meduri, a tirarlo in ballo è la “Dama Nera”, Antonella Accroglianò, dirigente responsabile del coordinamento tecnico amministrativo dell’Anas.

La conversazione, captata nel corso delle indagini effettuate dagli uomini della Guardia di Finanza su mandato della Procura di Roma, risale a luglio 2015 e segue a una serie di incontri tra la stessa Accroglianò, il dirigente Anas Oreste De Grossi, e l'imprenditore catanese Concetto Bosco serviti - secondo quanto ricostruito dagli investigatori - per ricevere e spartire quote delle tangenti concordate.

La Accroglianò sottolinea come gli imprenditori catanesi avessero risolto diversi problemi  con l'intermediazione dell'ex sottosegretario Luigi Meduri.

Il Codacons, in rappresentanza della categoria degli utenti delle strade, si costituirà parte offesa nell'inchiesta della Procura di Roma sugli appalti Anas che ha portato alla serie di arresti tra funzionari e dirigenti della società.

"Gli appalti truccati e il giro di tangenti evidenziati dalla magistratura, se confermati - afferma una nota dell'Associazione - si ripercuoterebbero in modo diretto sui cittadini, primi fruitori dei servizi resi dall'Anas". 

"Sull'operazione di oggi la sensazione è deprimente vista proprio la quotidianità della corruzione. La nostra principale indagata, la dirigente anas Antonella Accroglianò, capo dell'associazione a delinquere, va in ufficio per lavorare ma il suo principale lavoro è quello di gestire il giro di corruzione ". Lo ha detto il Procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, durante la conferenza stampa indetta nella sede del nucleo di polizia tributaria. Perquisizioni anche nelle sedi Anas di Messina, Catania e Siracusa.

SARA FAZZARI

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