NEWS

06:46:00 - 28 OTTOBRE 2015

IN RESTAURO L'ALTOFORNO DEL SEC. XVII A "CHIESA VECCHIA" DI FERDINANDEA

UNICO ESEMPIO NEL TERRITORIO CALABRESE

IN RESTAURO L'ALTOFORNO DEL SEC. XVII A "CHIESA VECCHIA" DI FERDINANDEA -

Ugo Franco - I lavori di restauro del villaggio siderurgico di Chiesa Vecchia di Ferdinandea del comune di Stilo, proseguono celermente. Dopo il completamento del primo restauro, da parte della Soprintendenza archeologica, che ha interessato la chiesetta, i lavori si sono spostati su ciò che rimane di quella branca importante del passato industriale di Stilo, posto nella parte est del villaggio.

Si tratta dell'altoforno del XVII secolo che versava in stato di abbandono dopo alcuni crolli e, nel corso dei secoli, aveva resistito alle intemperie e all'aggressione della natura che l'aveva, quasi, nascosto alla vista di quanti giungevano al villaggio. Manufatto perfettamente descritto in una pubblicazione dall'associazione calabrese di archeologia industriale di Bivongi, artefice della realizzazione del primo ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria sul territorio che da Monasterace si snoda a Bivongi, Pazzano, Stilo e Mongiana. Il forno fusorio del villaggio di Chiesa Vecchia, rappresenta un'interessante testimonianza sulle tecniche di costruzione dei forni fusori nel passato industriale calabrese. Possiamo definirlo una rarità, poiché unico del suo genere nel territorio regionale. Quello che si osserva è uno spaccato dell'altoforno, costruito con blocchi di granito con la sovrapposizione di due tronchi di piramide. Alla base e nel "ventre" rimane, ancora, del materiale refrattario che ricopriva internamente il forno e si notano, ancora tracce di materiale semifuso e di scorie di fusione. Di ciò danno testimonianza anche le maestranze della ditta che si è aggiudicato l'appalto, Isa Restauri di Mistretta, per il materiale ferroso e le scorie che vengono alla luce.

Finalmente, quello che negli anni novanta del secolo scorso lamentava l'Acai, per non essere nelle possibilità economiche di poter salvare l'altoforno, oggi è una realtà perché l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Giancarlo Miriello, grazie ai finanziamenti regionali ottenuti, è riuscita nell'intento recuperando anche l'area dove sorgeva la chiesetta, con parte delle pareti interne affrescate e l'ingresso in granito lavorato dai maestri scalpellini serresi. La Soprintendenza dovrebbe intervenire con una tettoia per proteggere la chiesetta, già invasa da foglie e sterpaglie, così come ha fatto con la chiesetta annessa al castello normanno sul monte Consolino di Stilo.

Ricordiamo, infine, alla Soprintendenza archeologica della scoperta casuale fatta tre anni fa, proprio nel mese di ottobre, di un forno fusorio nei pressi dello stesso villaggio di Chiesa Vecchia. Forno che, a detta degli esperti, potrebbe essere un forno a “tino” di arrostimento del minerale prima che, lo stesso, fosse introdotto nei forni “bassofuochi alla catalana” per ottenere il ferro con il metodo della “riduzione”.

Sarebbe il momento, da parte dell'Amministrazione Miriello, di sensibilizzare la Soprintendenza a un intervento definitivo per sottoporlo a restauro e completare quello che è il quadro complessivo del villaggio Chiesa Vecchia. 

« ARCHIVIO