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11:25:00 - 31 OTTOBRE 2015

Lo stipendio di Urbani raddoppia

Lo stipendio di Urbani raddoppia -

Sembrerebbe proprio che il subcommissario Andrea Urbani non contento dei suoi 70 mila euro annui, sia riuscito a farsi raddoppiare lo stipendio fino ad arrivare a 148 mila euro.
Un gioco di prestigio davvero niente male, se poi si pensa che tutto questo sia dovuto al fatto che sembrerebbe essere rimasto solo soletto a subcommissariare la sanità calabrese, la risata viene spontanea. 
Doppio lavoro, uguale a quello di prima, ma con doppio stipendio. Come riporta proprio la nota presente nel decreto ministeriale, infatti si legge proprio che
 “il compenso annuo omnicomprensivo del subcommisario unico per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della regione Calabria, dott. Andrea Urbani, è rideterminato, a decorrere dal 12 Marzo 2015, nell’importo di 148.606 euro annui.”  
Per giustificare il tesoro, che presto Urbani metterà in tasca, bisogna fare un paio di passi indietro nel tempo, al 2009, per la precisione al 17 dicembre, giorno in cui la Regione Calabria e il ministero della Salute e delle Finanze firmano un accordo sul piano di rientro. 
Da lì a poco vengono nominati i due sub commissari, che in un susseguirsi di passaggi lasciano il posto ad Andrea Urbani, e il fatto che lui sia senior esperto di uno studio di revisione e organizzazione contabile, che da anni certifica i debiti della sanità calabrese per 1,5 milioni l’anno, non è sicuramente proprio un caso. 
Il 31 Maggio 2011 viene affiancato da Luciano Pezzi, nel ruolo di subcommisario al piano di rientro, ma Pezzi nel 2014 viene nominato commissario e Urbani diventa subcommisario unico. 
Ruolo che continua a ricoprire anche all’arrivo di Scura, attuale commissario.
La sanità calabrese quindi continua a pagare lo stipendio a un commercialista e un ingegnere, che nella loro vita probabilmente non hanno neppure mai visto una siringa, eppure a oggi sono proprio loro a guidare il piano di rientro della regione. 
 

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