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11:59:00 - 03 NOVEMBRE 2015

OMICIDIO RIACE, I PRESUNTI AMANTI FANNO SCENA MUTA DAVANTI AL MAGISTRATO

OMICIDIO RIACE, I PRESUNTI AMANTI FANNO SCENA MUTA DAVANTI AL MAGISTRATO -

Hanno fatto scena muta davanti al magistrato i due arrestati  per l'omicidio di Ernesto Ienco, avvenuto a Riace il 25 ottobre scorso. La moglie e un suo amico, accusati di essere rispettivamente, mandante ed esecutore, dell'omicidio di Ernesto Ienco avvenuto nel Reggino.

Le manette, per Sabrina Marziano, 28 anni, moglie di Ienco, considerata la mandante dell’omicidio del marito, e per il giovane amico della donna, Agostino Micelotta, 21 anni, operaio in un laboratorio di falegnameria, ritenuto l’esecutore materiale del delitto sono scattate a termine di una certosina attività di indagine.

Nella coppia, pare vi fossero da diverso tempo dissidi: sembra infatti, che Micelotta e Marziano, avessero una relazione sentimentale, e dalle ricostruzioni degli inquirenti, risulterebbe che il marito ne fosse venuto a conoscenza; fatto che avrebbe ulteriormente incrinato il rapporto.

Ernesto Ienco è stato ucciso in casa propria, in contrada Iannino, una frazione di Riace marina. Era appena entrato nell’abitazione, quando dall’interno sono partiti dei colpi di fucile, che l’ hanno ucciso sul colpo. L’omicidio sarebbe avvenuto tra l’una e mezza e le due di notte. A quell’ora, in casa, secondo quanto risulta dalle ricostruzioni, ci sarebbe stata solo la moglie e, probabilmente, l’amico della stessa che, secondo gli investigatori, che hanno condotto le indagini, avrebbe azionato l’ arma: quattro colpi di fucile caricato a pallettoni. Quindi, con un corpo contundente, avrebbero infierito sulla vittima colpendola ripetutamente alla nuca.

Durante i numerosi interrogatori di parenti e amici di Ienco, era emerso che tra la giovane coppia regnava da anni una certa discordia. Negli anni passati,  la coppia si era anche separata per qualche tempo. A tenerli insieme, sarebbero stati, secondo le opinioni di chi li conosceva, solo le due figlie piccole, di 5 e 10 anni, che la sera dell’omicidio si erano fermate a dormire dai nonni materni a Guardavalle.

Piera Galluzzo

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