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22:38:00 - 04 NOVEMBRE 2015

LOCRIDE: ADESSO MANCA SOLO LA CHIUSURA DELLA GALLERIA LIMINA, E' POI SI ARRIVERA' IN ELICOTTERO

LOCRIDE: ADESSO MANCA SOLO LA CHIUSURA DELLA GALLERIA LIMINA, E' POI SI ARRIVERA' IN ELICOTTERO -

 Dopo i recenti eventi che hanno messo in ginocchio la Locride il direttivo del Cosecom,  si è riunito urgentemente ed i suoi dirigenti hanno convenuto che necessita una grande mobilitazione della politica e degli Enti, nelle rispettive  competenze, per far superare lo stato di gravissima crisi in cui ora più  che mai l'intero territorio si trova. Nel corso dell'incontro si è preso atto con soddisfazione della notizia del tavolo permanente istituito dalla Prefettura per far superare le emergenze;  tavolo che, secondo il Corsecom, dovrebbe continuare a lavorare fino a quando non saranno riportate alla normalità le condizioni delle infrastrutture primarie. Appare chiaro, infatti, che il superamento del grave handicap funzionale del territorio deve necessariamente passare per il ripristino della Ferrovia e della SS 106 in  tempi decisamente brevi. Con  i gravi fatti accaduti sul territorio dovuti alle copiose e pesanti precipitazioni di questi giorni, la Locride ha pressocchè completato  il  percorso "di chiusura" delle proprie vie di comunicazione!  Resta solo che venga chiusa  la galleria della Limina ed ecco che il territorio sarebbe decisamente isolato. La SS 106 è interrotta tra Ardore e Ferruzzano da una parte e a Caulonia dall'altra, pertanto il trasporto su gomma è praticamente impossibilitato, salvo effettuare lunghi e disagiati percorsi in zona interne; idem dicasi per la Ferrovia jonica.  Il rammarico principale deriva dal fatto che da anni dal territorio si evidenzia che le infrastrutture sono una priorità in quanto anche opere strategiche indispensabili per lo sviluppo del territorio.  E da anni le richieste  sono rimaste inevase. Adesso anche questa tremenda mazzata. Il Corsecon evidenzia che  non è più ammissibile che  risorse destinate (sulla carta e sotto forma d'impegno poi non formalizzato ) in questi anni alla nostra Regione per la prevenzione dei rischi legati al dissesto idrogeologico e per la realizzazione delle necessarie infrastrutture ( caso piu' eclatante il il previsto percorso della nuova 106 da Locri ad Ardore)  siano deviate verso altri obiettivi nazionali  ritenuti più importanti e più "contingenti". E' non è giusto che  le risorse di cui la regione dispone da tempo si utilizzino solo al momento della conta dei danni e delle vittime e non per evitare tutto questo, o peggio ancora che le stesse siano in toto o in parte distratte verso "altre spese", diventando pertanto insufficienti per effettuare interventi efficaci e capillari sull'intero territorio. Cosi' come  non sono  ammissibili, soprattutto , le lungaggini ed il rinviare senza termine la soluzione dei problemi che impediscono la crescita di una intera zona ". Facciamo quindi  l'augurio che  con uno scatto di orgoglio lo Stato ritrovi attraverso le sue espressioni, i suoi Enti ed  i suoi dirigenti, la capacità di essere vicino ai suoi cittadini colpiti e non discriminarli, così come è stato fatto fino ad ora. Il presidente e i componenti dell'esecutivo  precisano che  il senso dello  Stato, deve, comunque,  essere anche avvertito  dai cittadini che troppo spesso si mettono da parte  che non lottano, che non parlano e che non tutelano il bene pubblico lasciando spazio ad una indifferenza che non è piu' intollerabile. 


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