12:16:00 - 05 NOVEMBRE 2015

SAMO: IL CIMITERO E' SOMMERSO DALL'ACQUA, SI SPALA TRA TOMBE E CROCI

E' raccapricciante la situazione al cimitero di Samo all'indomani dell'alluvione del 1 novembre. Scene da film dell'orrore, immagini che non vorremmo mai dover proporre. Una frana staccatasi dalla montagna che sovrasta il circondato, provocata dal maltempo, si è abbattuta come una furia impietosa sul camposanto cittadino, rendendo inaccessibile il luogo consacrato. Da diverse ore, ininterrottamente, gli operai della forestale, utilizzando un mezzo meccanico messo a disposizione dal comune, sono al lavoro per ridare dignità ai corpi lì sepolti. Detriti e fango hanno ricoperto ogni cosa, ostruito accessi, allagato tombe e sommerso vialetti. Il primo cittadino di Samo Giovambattista Bruzzaniti ha emesso un ordinanza di chiusura. Impossibile per i parenti degli estinti portare un fiore o accendere un lumino sulla tomba dei propri cari in questi giorni dedicati alla commemorazione dei defunti. L'amarezza è tanta nel piccolo paesino della Locride. I danni sono stati numerosi ma le forze e i primi interventi sono stati indirizzati principalmente al cimitero. La parte vecchia del cimitero a causa della frana e dell'evento alluvionale si è trasformato in una sorta di laghetto con croci e lapidi che spuntano dall'acqua. Proprio al cimitero di Samo negli attimi concitati dell'alluvione si è recato in visita il vescovo di Locri-Gerace Mons. Francesco Oliva.  Appena raggiunto dalla notizia della frana, infatti, il presule ha voluto recarsi sul posto per esprimere vicinanza e per pregare per la comunità. Una visita quella del vescovo di Locri non facile dato che il maltempo aveva portato detriti che hanno ostruito le via d'accesso. Sfidando la pioggia Mons. Oliva, però, ha voluto recarsi ugualmente sul posto raggiungendolo a piedi. 

Intanto si continua a spalare.

ALESSANDRA BEVILACQUA                                                                                                                                                

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