11:07:00 - 06 NOVEMBRE 2015

'BACINELLA': CHIESTI 72 ANNI DI CARCERE CONTRO I PRESUNTI USURAI DI SIDERNO

72 anni di carcere e 62 mila euro di multa è quanto chiesto dal Pm Antonio De Bernardo per i dieci imputati del proce4sso in abbreviato nato dall'operazione denominata "Bacinella". Il sostituto procuratore ha ricostruito l'attività svolta dalla Guardia di Finanza e dello Scico di Roma. La ricostruzione si sarebbe fondata sul confronto dei dati emersi dalle conversazioni dei soggetti monitorati con quanto sostenuto da alcuni collaboratori di giustizia. L'operazione "Bacinella", dal nome utilizzato per definire la "cassa comune" in cui veniva raccolto il denaro proveniente dei clan che poi veniva prestato attraverso l'esercizio abusivo del credito e con tassi usurari del 10% mensile, trae origine a seguito di verifica fiscale posta in essere dalla Finanza di Locri nei confronti di una società operante nel settore della componentistica per personal computer. Nel corso del controllo fiscale sono infatti emersi alcuni elementi anomali,  quali un'eccessiva operatività finanziaria che non poteva trovare  giustificazione nel modesto volume d’affari che la società sottoposta a controllo fiscale dichiarava. Da qui la necessità di approfondire l'origine di quelle operazioni e di quei flussi di cassa. Le successive intercettazioni permettevano di confermare le ipotesi delittuose facendo emergere le condotte penalmente rilevanti in capo ai fermati che, in associazione tra loro, hanno promosso un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di numerosi reati tra i quali la concessione di prestiti di natura usuraria, estorsioni e abusiva attività finanziaria. Un distributore di carburanti di Siderno era la base operativa del sodalizio criminale. Il tutto poteva avvenire, secondo l'accusa, con l'autorizzazione della locale cosca Commisso, egemone nel territorio sidernese che, nel caso in specie, si identificherebbe nella 'ndrina Rumbo-Galea-Figliomeni. All'udienza di ieri seguiranno, il 19 novembre, le arringhe della difesa.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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