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12:19:00 - 06 NOVEMBRE 2015

Maltempo Calabria: I lavori di ricostruzione

Maltempo Calabria: I lavori di ricostruzione  -

L’ingente quantità di acqua piovuta in Calabria nel week end ha provocato un considerevole innalzamento dei livelli idrometrici di tutti i corsi d’acqua della Regione.
L’ennesima calamità naturale per il Sud che ancora non ha imparato a fare i conti con un nuovo clima, a cui poi le Istituzioni, gli Enti e i tecnici non riescono a far fronte. 
Ci sarà da lavorare tanto e duramente, la macchina organizzativa dello stato centrale sta intervenendo solo sulle priorità, che in questo momento sono la statale 106 e la linea ferroviaria, ma ci sono anche paesi e contrade isolate e aziende agricole che sono state messe in ginocchio. Tutto un micro-mondo economico e stato raso al suolo. 
Continuano i lavori di ricostruzione, è sono i Calabresi in prima persona ad essere scesi in strada a ripulire le case inondate dal fango e spazzate via, questo perché, se è facile che dopo un po’ di pioggia la Calabria si spezzi e si blocchi, è molto più difficile invece riuscire a ricostruirla per via del labirinto burocratico che rende tortuoso l’iter delle necessarie opere contro frane e alluvioni. Occorre passare infatti per ben 17 uffici, con attese a volte di 12 mesi, per riuscire a cominciare i lavori. 
Intanto prosegue incessante il lavoro dell'Anas impegnata con uomini e mezzi per rimuovere fango e detriti da moltissime strade della regione al fine di ripristinare il regolare flusso del traffico. La situazione più critica rimane lungo la strada statale 106 Jonica, in più punti vi sono state interruzioni dovute a frane e danneggiamenti provocati delle mareggiate e dalle piene dei torrenti. 
È stata istituita dalla Protezione civile regionale della Calabria anche un modo per monitorare il rischio di frane. 
Nelle macerie c’è scritto chiaramente il nome e il cognome dei responsabili: Bisogna individuare e condannare chi con la politica e chi con la gestione dei soldi pubblici, si è arricchito. 
L’auspicio è che non si debba più assistere a sacrifici naturali, distruzioni urbane e al tributo di vite umane, ottenendo il rispetto dei diritti della sicurezza del cittadino.
 
Carlotta Tomaselli 

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