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11:18:00 - 11 NOVEMBRE 2015

La dama nera: Nessun imprenditore può dire di non aver mai pagato

La dama nera: Nessun imprenditore può dire di non aver mai pagato -

Il 10 Novembre i pm hanno depositato una serie di atti compresi alcuni scritti anonimi, per la procura riconducibili alla Antonella Accroglianò, meglio conosciuta come LA DAMA NERA, questi scritti venivano inviati all’Anas, procura della Repubblica e ministero delle Infrastrutture per sviare, attraverso la chiamata in causa di altri soggetti, l'attenzione dal suo operato. Falsi esposti anonimi inviati, secondo gli inquirenti, con l'obiettivo di screditare altri dirigenti della società concessionaria della rete autostradale italiana.
Intanto Antonella Accroglianò ammette che: "Nessun imprenditore può dire di non avere pagato per aggiudicarsi una gara". Proprio lei, infatti, è ritenuta dalla procura di Roma,  il capo e promotore indiscusso del giro di tangenti legato agli appalti del gestore della rete stradale e autostradale italiana.
Interrogata il 3 novembre scorso, la donna ha riconosciuto le proprie responsabilità: "Ammetto i fatti indicati nell'ordinanza cautelare" Aveva detto, affermando poi che: "Il Gruppo Tecnis ha vinto molte gare, con ribassi tante volte pilotati e indotti, io trattavo con diverse persone, ma le decisioni venivano prese dal titolare Mimmo Costanzo, mentre l'esecutore era il socio Concetto Bosco. Loro avevano relazioni importanti in Anas, con i vertici".
"Io so che l’azienda, ha aggiunto la dama nera, è stata supportata anche dall'onorevole Meduri e la Tecnis era molto introdotta in Anas. I soldi di cui si parla nelle telefonate con De Grossi erano per una gara di Potenza, dove De Grossi era il presidente di commissione, gara effettuata a fine dicembre 2014; erano lavori stradali per importi di circa 15 milioni di euro".
Tra i ricorrenti anche l'imprenditore Giuliano Vidoni, l'unico di un gruppo di altri cinque indagati finiti ai domiciliari, sempre per corruzione. La Procura ha insistito sul fatto che l'Accroglianò sia da considerare una sorta di enorme sistema illecito che puntava a ottenere utilità e provviste da imprenditori, titolari anche di società di rilievo. 

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