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11:14:00 - 18 NOVEMBRE 2015

Duisburg - La 'ndrangheta di San Luca: il caso Nirta

Duisburg - La 'ndrangheta di San Luca: il caso Nirta -

Sebastiano e Giuseppe Nirta  erano stati assolti dall’accusa di omicidio in relazione alla tristemente nota “strage di Ferragosto”, che  il 15 agosto del 2007, a Duisburg, in Germania, aveva portato all’uccisione di sei persone. La sentenza era stata emessa dalla Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria, dal presidente Giuseppe Costa e da Silvana Cannizzaro.
A Sebastiano Nirta, che in primo grado era stato condannato all'ergastolo, sono stati dati 12 anni di carcere per il reato di associazione mafiosa. Mentre a Giuseppe Nirta venne confermata l'assoluzione di primo grado dall'accusa di omicidio e la condanna fu anche per lui di 12 anni di reclusione per associazione mafiosa.
Per Giuseppe Nirta va ribadito che i giudici di primo grado, pur ritenendo insufficiente il quadro indiziario per ritenerlo effettivamente partecipe nella strage, ritenevano inattaccabile invece il quadro probatorio in cui era coinvolto negli affari di famiglia.
Sicario della strage era stato Giovanni Strangio, che aveva poi trovato riparo in casa del cognato, proprio Giuseppe Nirta, che per gli inquirenti avrebbe quindi avuto contatti diretti con l’esecutore della strage.
Uno scontro cruento, tra le famiglie Nirta-Strangio e Pelle-Vottari, che ha raggiunto la sua espressione più violenta con la strage di Duisburg dove morirono sei giovani ritenuti vicini alle cosche “santolucote”. Una mattanza senza precedenti. 
La vittima doveva essere il boss Gianluca Nirta, sfuggito alla strage di Natale precedente, dove invece era morta la moglie. 

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