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12:19:00 - 20 NOVEMBRE 2015

INFANZIA: CALABRIA TERRA POVERA E INOSPITALE, CHI PUO' SCAPPA AL NORD

INFANZIA: CALABRIA TERRA POVERA E INOSPITALE, CHI PUO' SCAPPA AL NORD -

Privati di una vita dignitosa e delle opportunità per sviluppare i propri talenti, anche a causa della crescente illegalità di cui sono vittime dirette e indirette: è la condizione sperimentata da una grossa fetta dei bambini calabresi, secondo quanto documenta il sesto Atlante dell'Infanzia  "Bambini senza. Origini e coordinate delle povertà minorili" di Save the Children. In Calabria il 34% degli istituti scolastici non ha il servizio mensa, 2 bambini su 10 non frequesnta il tempo pieno. Dall'Atlante emerge che in Italia un bambino su 20 non può contare su due paia di scarpe l'anno e non riceve un pasto proteico al giorno. Quasi uno su 10 vive in famiglie che non possono permettersi di invitare a casa i suoi amici, festeggiare il suo compleanno, comprargli abiti nuovi, mandarlo in gita con la sua classe. Uno su 6 non ha la possibilità di frequentare corsi extrascolastici, quasi 1 su 3 di trascorrere almeno una settimana di vacanza lontano da casa. Migliaia di minori, poi, pagano un prezzo altissimo all'illegalità e alla corruzione che dilaga nei territori in cui vivono: sono almeno 85 i bambini e adolescenti incolpevoli uccisi dalle mafie dal 1896 ad oggi e molti di più coloro che hanno assistito all'uccisione di familiari o sono stati arruolati giovanissimi nelle file della criminalità organizzata. L'incidenza della povertà assoluta nelle famiglie con almeno un minore è triplicata tra il 2005 e il 2014, passando dal 2,8% all'8,5%, per un totale di oltre 1 milione di bambini colpiti. Al Sud la povertà assoluta è più estesa. Se poi si considera l'investimento nei servizi erogati dai Comuni, emergono allarmanti differenze: si va dai 242 euro pro-capite in Trentino ai 20 euro pro-capite della Calabria. Puntando la lente di ingrandimento sulla Locride ci si rende conto di come è qui che si registra l'incidenza più elevata di minori.  Proprio nella Locride, poi, oltre la metà dei minori vive in comuni sciolti per mafia e in dissesto economico e quindi impossibilitati ad offrire loro quei servizi che li metterebbero al pari dei loro coetanei del Nord. La Calabria, inoltre, possiede il record al ribasso di bimbi sotto i 3 anni presi in carico dai servizi socio-educativi per la prima infanzia.  Ad emergere è, dunque, una terra quasi inospitale, arida nei confronti dei giovani che manifestanto, pertanto, una sempre maggiore fretta di crescere e abbandonare la loro terra d'origine. Una Calabria dalla quale chi può scappa. Tra il 2002 e il 2003 oltre 500 mila giovani hanno spostato la loro residenza al Nord Italia. 

ALESSANDRA BEVILACQUA

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