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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

11:04:00 - 25 NOVEMBRE 2015

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: UNA BATTAGLIA CHE RIGUARDA TUTTI!

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: UNA BATTAGLIA CHE RIGUARDA TUTTI! -

Il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo, tre sorelle, di cognome Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate, strangolate. Buttando i loro corpi in un burrone venne simulato un incidente. Dal dicembre 1999 questa giornata, ricordo di un brutale assassinio, è stata istituita dall'Onu "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".  Non sempre, non ovunque, le cose sono cambiate da quel giorno, basti pensare alle bambine dell'India che quasi ogni giorno vengono stuprate e uccise, ma anche a casa nostra, dove la violenza contro le donne spesso si chiude dietro il silenzio del proprio focolare. Dai dati dell'Onu emerge un quadro drammatico: il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale. Una violenza che spesso ha le chiavi di casa. La maggior parte di queste violenze non viene denunciata e le donne finiscono per gestire nella solitudine il dolore e la vergogna che le violenze provocano.  Il rapporto sottolinea anche che due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. Nel mondo solo 119 Paesi hanno approvato leggi sulla violenza domestica. Dalla ricerca Onu arriva anche la conferma che prosegue la discriminazione in ambito lavorativo tra uomini e donne. I tassi di disoccupazione rimangono più elevati per le lavoratrici, e le donne occupate a tempo pieno nella maggior parte dei Paesi hanno uno stipendio che va dal 70% al 90% di quello dei colleghi maschi. Ma se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, aumenta invece la percentuale dei figli che vi assistono. Secondo gli esperti i bambini che assistono a episodi simili tra le mura domestiche hanno una elevata possibilità di ripetere da grandi le stesse azioni violenti. In Calabria preoccupano i casi di stalking, un numero che tragicamente non smette di crescere. Per combattare il fenomeno sul campo fondamentali sono i Centri Antiviolenza. L'utilizzo dei fondi stanziati dal governo per tali strutture di protezione delle donne vittime non risulta sempre chiaro. E' infatti una mappa con molti buchi neri quella presentata di recente, in Calabria addirittura non è possibile reperire alcun dato. "E' necessario un impegno convinto, forte, comune, diffuso affinché quella che si configura come una battaglia di civiltà possa essere combattuta e vinta, perché possa essere raggiunta una conquista tanto importante" E’ quanto affermato dal presidente della Regione Mario Oliverio. Sono ancora tanti, troppi i casi di violenza che riguardano le donne, malgrado si sia elevato il livello di informazione, malgrado gli appelli. "Ogni volta che su una donna, vengono commessi abusi, soprusi, violenze, tanto fisici quanto psicologici, ogni volta che una donna viene uccisa si apre una sanguinante ferita nella società. E’ un fatto che riguarda tutti e che tutti, dai singoli sino alle istituzioni, deve vedere impegnati, nell'imporre un deciso cambio che deve essere soprattutto di ordine culturale" ha concluso Oliverio.
La cultura è la più potente arma contro la violenza.


ALESSANDRA BEVILACQUA

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