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10:52:00 - 27 NOVEMBRE 2015

SIGILLATA LA 'LAURA C', PER ANNI POLVERIERA DELLA NDRANGHETA

SIGILLATA LA 'LAURA C', PER ANNI POLVERIERA DELLA NDRANGHETA -

Per anni è stato considerato il supermarket della droga dei clan calabresi.  Una riserva a cui attingere ogni qualvolta si fosse reso necessario dimostrare egemonia sul territorio. Oggi finalmente la Marina militare ha sigillato il mercantile 'Laura C', affondato nel 1941 al largo della costa calabrese, davanti Saline Ioniche, con un ingente carico di munizioni ed esplosivo. Gli investigatori più volte hanno accertato che la nave era diventata un deposito a disposizione delle cosche della 'ndrangheta. Le operazioni sono state illustrate dal prefetto di Reggio Calabria Claudio Samnartino, dal Procuratore Federico Cafiero De Raho, e dai vertici della Marina Militare. Operazioni compiute dal Gruppo operativo subacquei del 'Comsubin' della Marina Militare. Della presenza del tritolo all'interno della nave si ha notizia sin dal 1995. La 'Laura C', 150 metri di lunghezza e 20 mila tonnellate di stazza, apparteneva alla società anonima di navigazione 'Italia', con sede a Genova. Era partita da Taranto ed era diretta a Napoli. Venne affondata nella primavera del 1941 da un sommergibile inglese, ma della sua distruzione si ebbe notizia nei registri navali solo due anni dopo. Attualmente si trova adagiata sul fondale ad una sessantina di metri di profondità. In base ai registri trasportava 5 mila tonnellate di merci varie, tra cui stoffe, liquori e macchine utensili. Una serie di sopralluoghi compiuti dai sub della Marina Militare e della polizia di Stato a metà degli anni '90 portarono alla scoperta del tritolo, che le voci dell'epoca quantificarono in 700 tonnellate. Un'attività non facile, si è lavorato in condizioni molto difficili ad una profondità di oltre 50 metri, con immersioni di 50 minuti ciascuna che tra presenza sott'acqua e decompressione, consentivano al massimo 16-17 minuti di lavoro effettivo. Per il procuratore De Raho si tratta di un grande risultato perché "come hanno dimostrato molte indagini in numerose intimidazioni per commettere estorsioni e i sequestri come nel caso dell'operazione Tnt 2" spesso il tritolo delle 'ndrine proveniva proprio dal mercantile Laura C. Tra l'altro altri 30 chili di esplosivo sono stati recuperati lo scorso anno nel corso di diverse operazioni. Tuttavia, stando a quanto riferito in conferenza stampa, nel corso degli anni i clan avrebbero messo le mani su almeno 600 chili dell'esplosivo di quei fondali. Oggi la Laura C ha smesso definitivamente di essere la polveriere della mala calabrese.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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