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11:30:00 - 01 DICEMBRE 2015

Processo Crimine: assolto Rinaldo Gangeri 'per non aver commesso il fatto'

Processo Crimine: assolto Rinaldo Gangeri 'per non aver commesso il fatto' -

Nel luglio del 2011, nell’ambito dell’operazione Crimine 3 le forze dell’ordine eseguivano l’arresto di quaranta persone tra la Calabria, la Sicilia, il Lazio e la Lombardia, tutte ritenute a vario titolo coinvolte in attività di narcotraffico con l’America Latina. 
In particolare, emergeva il controllo delle cosche sul porto di Gioia Tauro per l’arrivo della droga. Oltre agli arresti sono stati sequestrati moltissimi beni. Tra gli arrestati, figurava il signor Rinaldo Gangeri accusato, di fare parte di un’associazione dedita al narcotraffico in special modo nel Porto di Gioia Tauro, dove la droga veniva nascosta all’esterno nei motori frigo e tra la frutta dei containers che arrivavano dall’Ecuador. Ma tutto avveniva all’insaputa del signor Gangeri, che è stato adesso assolto “per non aver commesso il fatto“, e la sentenza ad oggi è passata ingiudicata, con la Procura che non ha fatto appello. 
Dalla sentenza emessa dal Tribunale di Locri risulta che il signor Gangeri sistematicamente effettuava delle segnalazioni di arrivo alla Polizia di Frontiera e al Servizio Vigilanza Antifrode di Gioia Tauro. 
L’inchiesta denominata "Crimine", depositate dal Tribunale di Locri che nel luglio del 2013 ha condannato 23 imputati a complessivi 224 anni di reclusione assolvendone 13, di cui 3 con la formula "non doversi procedere", secondo gli inquirenti, ha svelato il volto nuovo della ‘ndrangheta: non più un insieme di cosche senza collegamento fra di loro, ma un’organizzazione unitaria, strutturata su base territoriale e articolata su più livelli con dei capi al vertice che prendono le decisioni più importanti.
 
Carlotta Tomaselli 

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