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11:19:00 - 03 DICEMBRE 2015

ISTAT: CALABRIA DI DISOCCUPATI, POVERI E MALATI

ISTAT: CALABRIA DI DISOCCUPATI, POVERI E MALATI -

Una regione col fiatone che arranca a tenere il passo del resto d'Italia. Una Calabria invecchiata e che sembra avere poche prospettive. Ultima quasi in ogni settore. E' poco variopinto il quadro tratteggiato dal terzo rapporto dell'Istat sul Benessere Equo e Sostenibile. Stando all'Istituto di ricerca in Calabria nel 2014 non solo è diminuita l'occupazione ma si è abbassata anche la qualità del lavoro. Stipendi tra i più bassi del Paese, contratti quasi solo part time e tanta paura di perdere il posto. Il tasso di disoccupazione tra i 20 e i 64 anni è addirittura al 42,6%. Il 17% dei lavoratori, poi, ha forti preoccupazioni legate alla propria occupazione e al futuro.
 Un divario che si registra anche sotto l'indice "benessere economico delle famiglie", mentre al Nord è in aumento, al Sud il crollo è drastico. Secondo il documento: "Il Mezzogiorno oltre ad avere un reddito medio disponibile decisamente più basso del Nord e del Centro, ha anche la più accentuata disuguaglianza reddituale: il reddito posseduto dal 20% della popolazione con i redditi più alti è 6,7 volte quello posseduto dal 20% con redditi più bassi, mentre nel Nord il rapporto è di 4,6". L'indice composto di reddito e disuguaglianza, sottolinea l'Istat, è leggermente più alto rispetto al 2013, ma di appena 0,2 punti. Anche l'indice del disagio economico aumenta leggermente, ma resta molto al di sotto del 2010. Molto male anche per quel che riguarda i servizi. L'energia elettrica e l'acqua appaiono un lusso ancora oggi per troppe famiglie. L'assistenza sanitaria è una vera e propria chimera, con 3 posti letto a disposizione ogni mille abitanti."Il Mezzogiorno, scrive l'Istat, vede aumentare inoltre il proprio svantaggio nella speranza di vita e nella qualità della vita media". La durata continua ad essere più breve. Su 81 anni solo 52, mediamente, si trascorrono in buona salute. 

ALESSANDRA BEVILACQUA

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