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09:45:00 - 07 DICEMBRE 2015

Maxi-sbarco in Calabria: 906 migranti nel Porto di Reggio Calabria

Maxi-sbarco in Calabria: 906 migranti nel Porto di Reggio Calabria -

Natale alle porte per festeggiare la nascita di quel bambino chiamato Gesù che altro non era che un migrante. E anche se lui sull'acqua ci camminava, oggi il più delle volte le tragedie in mare vedono i corpi affondare. 
Per fortuna è andato bene lo sbarco di ieri nel Porto di Reggio Calabria che ha visto arrivare e trarre in salvo, dalla nave della Guardia Costiera Norvegese, 906 persone provenienti dal centro Africa: di cui 715 uomini e 168 donne, 10 incinte e 23 bambini. Durante lo sbarco si sono registrati 10 casi sospetti di malaria e 300 di scabbia, per affrontare la situazione, sotto il coordinamento del prefetto Claudio Sammartino, è stata allestita una tenda pressurizzata per trattamenti epidermici fornita dalla protezione civile. 
Altri 300 migranti sono sbarcati a Catania, e tutti fanno parte delle 4600 persone salvate nel Mediterraneo, al largo delle coste libiche, in tre giorni. Anche Taranto è previsto per oggi l’arrivo di una nave militare con circa settecento persone a bordo.
Una tragedia senza fine, una lotta continua. Oltre duemila migranti sono morti quest'anno nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere le coste europee, forse la grandezza dei numeri di quest’ultima strage, potrà risvegliare un’opinione pubblica praticamente anestetizzata da un dibattito politico ipocrita e quasi ridicolo, stretto tra gli slogan xenofobi di Salvini e l’inconsistenza di proposte alternative.
La maggior parte dei decessi è avvenuta nel canale di Sicilia, nella tratta che collega la Libia all'Italia, dove "il ricorso a imbarcazioni di fortuna da parte dei trafficanti di esseri umani fa aumentare le probabilità di tragedie"
L’operazione europea che ha sostituito Mare Nostrum (Triton), rappresenta semplicemente un sistema di tutela delle frontiere.  I disastrosi risultati dell’inadeguatezza di questa forma d’intervento sono davanti gli occhi di tutti, perfettamente rappresentati dal ruolo spesso fondamentale assunto da mercantili e pescherecci, che il più delle volte sono le prime navi che raggiungono i luoghi dei disastri. 
 
Carlotta Tomaselli

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