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19:20:00 - 08 DICEMBRE 2015

A Locri, la presentazione del volume “Nosside” a cura della Fondazione Nosside.

A Locri, la presentazione del volume “Nosside” a cura della Fondazione Nosside.    -


Si è tenuta alla Casa della Cultura di Locri il 5 dicembre scorso, la presentazione del volume “Nosside”.

Tale pubblicazione, a cura della Fondazione Nosside, edizione AGE 2015, segue  tutti gli altri precedenti iniziative svolte dalla Fondazione allo scopo di fornire un suo contributo nel contesto di crescita culturale.

Il libro presenta gli scritti di Giuseppe Dolce, Marialucia Lattuca, Marcello Gigante, Antonino Zumbo, Domenico Paolo Guarneri, e Raffaele Speziale, preceduti da una prefazione di Maria Macrì.

Dopo il saluto dell’Assessore alla Cultura di Locri, avv. Anna Sofia, ha preso la parola il presidente della fondazione prof. Tommaso Lentini, per ricordare, in sintesi, i numerosi interventi svolti nei 15 anni dalla costituzione della stessa. dal complesso monumentale della poetessa sulla piazza del lungomare di Locri alla costituzione della Pinacoteca di Arte contemporanea, alla pubblicazione di due cataloghi, di monografie, premiazioni, convegni, partecipazione ad eventi culturali nel territorio e fuori.

Di seguito l’intervento della preside Maria Macrì che ha messo in luce gli aspetti salienti della poetessa locrese. Partendo dall’epigramma dei bruzzii, vinti dai valorosi locresi , ha sottolineato lo spirito patriottico di Nosside, ma anche quello di “essere immortale come Saffo perché “ cara alle Muse”. E’ seguita la relazione del prof. Salvatore Mongiardo, il quale ha offerto una ampia interpretazione della poetessa: Nosside, “ Si collega a Saffo – ha esordito – per la sua libertà espressiva, per descrivere le pulsioni che fremono in lei……

Ma in Nosside il corpo non parla senza intermediari come in Saffo. Nosside è controllata, audace ma costipata, una poetessa simile a una monaca di casa.  Ciò si spiega con l’arrivo del Pitagorismo a Crotone e soprattutto a Locri, con la conseguente abolizione della schiavitù, con la parità data alle donne, col culto delle divinità nei templi, nelle case, e nei giardini.  Ciò consente di guardare alla poetessa di Locri come custode e dispensatrice di Eros, inteso come desiderio d’amore, da dare e ricevere.  Perciò oggi il recupero, attraverso l’opera di una Nuova Scuola Pitagorica a Crotone, indica il percorso col quale le donne di Locri, eredi legittime di Nosside, possono aiutare le altre donne sfruttate e dominate a liberare ed esprimere il loro desiderio, acquisendo quella libertà necessaria a sbocciare e aprirsi alla Coscienza Universale” .

Altrettanto corposo l’intervento del prof Pasquale Amato, fondatore del Premio mondiale di Poesia Nosside. Ha messo in risalto il valore dell’esercito locrese – esaltato da Nosside – il quale riuscì a sconfiggere i Bruzzii che, in quel periodo, avevano conquistato i  due terzi della Calabria ma, arrivati nelle Serre, furono fermati. Di qui la centralità e la salvezza della parte sud della Calabria.

Ma l’aspetto che ha fatto  emergere soprattutto, ampliando ancora più il pensiero del relatore che lo ha preceduto, è stato l’apporto della Scuola Filosofica Pitagorica, quale unica che ha considerato la parità delle donne. Pitagora stesso, tramite un test, le selezionava per le qualità intellettuali e morali, per ammetterle a frequentare la Scuola. Sicchè si è guadagnato, da alcuni ambienti oscurantisti, il termine di “Setta” al posto di Scuola, proprio per esser  messo in cattiva luce. Il messaggio della libertà, del dialogo e della pacificazione dei popoli - per Amato – si è tradotto nel suo impegno di portare avanti il Premio Mondiale di Poesia Nosside che ad oggi, giunto alla XXXI edizione, interessa 96 paesi e 120 lingue e dialetti in tutto il mondo. All’insegna di Nosside, si eleva il messaggio universale della poesia; con ogni lingua e/o dialetto, per contrapporsi alle costanti forme di sopraffazione. “Noi –  ha concluso – attraverso la poesia e nel nome di Nosside – ci proponiamo una globalizzazione positiva intesa come incontro, dialogo, pacificazione universale.Ha ulteriormente ampliato e  condiviso il messaggio di Mongiardo, il quale ha definito la serata come “storica” perchè ,partendo da Locri e Crotone, si inserisce nella scoperta e indicazione di “ grandi valori”; ricostruire la nostra identità è necessario ed efficace  affermare la Nuova Civiltà  del mondo.

Ha concluso la serata la testimonianza del prof. Giuseppe Dolce, a cui si deve la prima parte del volume Nosside, arrivato appositamente da Roma,che ha confermato la convinzione del modello propositivo riconosciuto alla poetessa locrese e del suo manifesto messaggio.    

Questo lavoro – per come ribadisce nella presentazione la prof. ssa Maria Macrì- nasce dalla necessità di offrire un contributo a chi volesse conoscere il mondo di Nosside, poetessa locrese, vissuta in pieno periodo ellenistico”.

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