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12:48:00 - 09 DICEMBRE 2015

GIUBILEO: PORTE APERTE ANCHE IN CALABRIA, IL VESCOVO OLIVA: 'C'E' BISOGNO DI MISERICORDIA'

GIUBILEO: PORTE APERTE ANCHE IN CALABRIA, IL VESCOVO OLIVA: 'C'E' BISOGNO DI MISERICORDIA' -

La Porta Santa di San Pietro è aperta. Il mondo intero ieri ha visto Papa Francesco spingere con forza gli stipiti. Il Giubileo della Misericordia è ufficialmente entrata nel vivo. "Attraversare questa porta ci faccia sentire partecipi di questo mistero di amore" ha auspicato Bergoglio davanti a quasi 70 mila fedeli. Dopo lo straordinario evento di Roma anche la Calabria si appresta a celebrare i riti seguendo le tradizioni. Nella nostra regione sono undici le Porte Sante aperte. Monsignor Rino Fisichella , presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova evangelizzazione ha invitato i fedeli a vivere con partecipazione questro momento della vita della Chiesa. Nella giornata in cui il Santo padre ha dato inizio al Giubileo, il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva ha celebrato nella Cattedrale di Gerace la messa per la solennità dell'Immacolata Concezione, patrona della diocesi locrese. Il presule ha spiegato perchè il Papa ha voluto che il Giubileo iniziasse proprio con questa festa: "Questa festa liturgica indica il modo dell'agire di Dio fin dai primordi della nostra storia. Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare l'umanità sola ed in balìa del male. Per questo ha pensato e voluto Maria santa e immacolata nell’amore, perché diventasse Madre del redentore dell’uomo. Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono". L'anno giubilare è un anno che ha come obiettivo quello di farci sperimentare la misericordia del Padre, di un Dio che non si stanca degli uomini, che prende a cuore la nostra umanità. "Oggi, c’è tanto bisogno di misericordia, un bisogno immenso ha dichiarato Oliva. Sono tanti i drammi in cui versa la nostra società, lacerazioni grandi e piccole, di cui tante esistenze portano il segno, incomprensioni e rancori che durano nel tempo, le durezze e chiusure che non vengono meno. Una cosa appare chiaro: la misericordia non ce la possiamo dare da soli, l'uomo e la donna non possono darsela da soli. La possono solo ricevere come un dono".

ALESSANDRA BEVILACQUA

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