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Processo 'Mediterraneo': 250 anni di carcere contro i Molè

10:48:00 - 10 DICEMBRE 2015

PROCESSO MEDITERRANEO: 250 ANNI CONTRO I MOLE'

PROCESSO MEDITERRANEO: 250 ANNI CONTRO I MOLE' -

Raffica di condanne per il clan Molè di Gioia Tauro. Il gup di Reggio Calabria Cinzia Barillà ha inflitto 250 anni di carcere ai 31 imputati accusati di essere affiliati al potente sodalizio criminale. Solamente quattro le assoluzioni al termine di una lunghissima camera di consiglio che si è protratta per oltre tre ore rispetto a quanto previsto: Vincenzo Bagalà, Manuel Alexander Signoretta, Vincenzo Ritrovato e Valeria Mesiani Mazzacuva.
Una sentenza che arriva nell'ambito del processo scaturito dall'operazione "Mediterraneo".  Per il gup Barillà le prove prodotte in aula dai pm antimafia Di Palma e Centini si sarebbero rivelate  solide.  Proprio in aula erano stati ricostruiti dai due magistrati alcuni dei tratti salienti della storia criminale del gruppo. Una storia fatta di guerre intestine e lotte con alleati ed ex alleati. Tra le pene più dure quelle inflitte a Girolamo Magnoli e Carmelo Stanganelli condannati a 17 anni e 8 mesi. Condanne severe anche per i cugini Antonio Molè classe 1989 e 1990 condannati rispettivamente a 12 e 9 anni. Secondo la tesi accusatoria e la ricostruzione investigativa dei carabinieri i soggetti in questione avrebbero ricoperto ruoli strategici al vertice del clan della Piana di Gioia Tauro. Ma non solo in Calabria, anche sul litorale romano e a Ostia. 
L'operazione Mediterraneo era stata eseguita  nel giugno dello scorso anno. A portarla a termine gli uomini della Dda di Reggio avevano potuto contare anche sulle dichiarazioni rese da almeno due collaboratori di giustizia. Tra le ipotesi di reato anche l'intestazione fittizia di beni, riciclaggio di denaro. Per gli investigatori la consorteria mafiosa dei Molè avrebbe stretto un patto con i Mancuso di Limbadi e i clan albanesi e montenegrini. Al centro di tutto il rifornimento di micidiali armi da guerra.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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