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08:57:00 - 16 DICEMBRE 2015

Mercoledì 16 Dicembre ‘Sciopero Nazionale dei Medici’ possibili disagi anche in Calabria

Mercoledì 16 Dicembre ‘Sciopero Nazionale dei Medici’ possibili disagi anche in Calabria -

Possibili disagi per gli utenti delle strutture sanitarie di tutta la Calabria, a causa dello Sciopero Nazionale del personale medico del comparto del Servizio Sanitario Nazionale. I medici incrociano le braccia contro le politiche del governo sulla sanità, uno sciopero generale della sanità pubblica che in Italia non si vedeva da anni. Allo sciopero hanno partecipato e aderito molte sigle sindacali. I motivi dello sciopero sono diversi: dal mancato finanziamento del Fondo sanitario nazionale ai nuovi tagli previsti per la sanità pubblica, dal blocco dei turn over alle politiche orientate esclusivamente a una gestione contabile del servizio sanitario. I disagi previsti nella giornata di mercoledì 16 Dicembre riguarderanno l’erogazione dei servizi ambulatoriali e ospedalieri fatta eccezione dei casi di urgenza. Saranno garantiti l’assistenza programmata e integrata. Allo sciopero aderiranno anche le guardie mediche, con una astensione dalla mezzanotte alle 8 e dalle 20 alla mezzanotte di mercoledì 16.
Dopo la manifestazione nazionale che si era svolta il 28 Novembre, anche in Calabria i medici ospedalieri e territoriali, di medicina generale e pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali e i liberi professionisti, i dirigenti sanitari e i medici veterinari del Servizio sanitario nazionale aderiscono allo sciopero generale.
"La sanità - hanno detto i sindacati - si ferma anche nella nostra regione per denunciare l’indifferenza del Governo ai problemi della sanità e difendere la dignità del lavoro dei professionisti del settore."
Già nello scorso anno medici, infermieri e pazienti avevano dato vita ad un corteo cittadino per protestare contro le drammatiche condizioni della sanità cosentina. "In Calabria la mobilitazione scaturisce anche da ulteriori criticità derivanti dal riordino del servizio sanitario che continua a vedere posizioni conflittuali tra i protagonisti istituzionali. Una condizione che si verifica, secondo le organizzazioni, 'con il mancato coinvolgimento dei sindacati ai quali era stato soltanto promesso l’apertura del tavolo di coordinamento regionale, mentre continua l’invasione dell’Università nelle aziende territoriali con pericolo dei pochi posti apicali residuati alla cura degli standard'."
 
Carlotta Tomaselli 

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