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11:16:00 - 17 DICEMBRE 2015

PROCESSO ''REVOLUTION'' : RICHIESTI 66 ANNI PER I QUATTRO PRESUNTI NARCOS DELLA LOCRIDE

PROCESSO ''REVOLUTION'' : RICHIESTI 66 ANNI PER I QUATTRO PRESUNTI NARCOS DELLA LOCRIDE -

E' 66 il numero degli anni in totale richiesti dal Pm Francesco Tedesco alla Corte per i presunti narcos del processo "Revolution".
Un processo legato al blitz scattato nel 2012 dai finanzieri della Polizia Tributaria di Reggio Calabria e portò all'arresto di 29 persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina.
Sono stati richiesti dal Pubblico Ministero alla Corte, 22 anni per Giuseppe Pizzata, classe 80, inizialmente identificato come l'organizzatore del traffico e poi riqualificato come membro dell'associazione, 18 anni per Sebastiano Pizzata, classe 1988, e 13 anni a testa per Francesco e Severino Zoccoli.
I quattro erano presunti membri di un'organizzazione ben ramificata sul territorio, vedeva la collaborazione fra diversi personaggi collegati alle 'ndrine di San Luca, Bovalino ed Africo ed altri appartenenti alla Sacra Corona Unita pugliese, il tutto destinato ad un ingente traffico di droga a livello nazionale e non.
Le indagini si sono orientate verso l'estremo sud qualche anno prima, precisamente nel 2010 quando all'aeroporto di Milano/Malpensa fu intercettato un pacco postale sospetto con partenza dal Sud America, precisamente dall'Argentina e destinazione ad Africo Nuovo. All'interno, nascosto dentro un set da bagno, sono stati rinvenuti 1482 grammi di cocaina liquida che sarebbero diventati ben 500 grammi di cocaina pura dopo la lavorazione.
Gli inquirenti allora vollero andare in fondo con un trucco ingegnoso, sostituirono alla droga la lidocaina, un anestetico, rimettendo dopo qualche giorno il pacco in circolo riuscendo a capire il collegamento che i calabresi ormai insediati in Lombardia continuavano a mantenere con la Calabria.
L'organizzazione che si sarebbe servita di basi logistiche sparse in vari paesi europei sarebbe anche riuscita a controllare i narcos sudamericani che possedevano il dominio sullo smistamento della polvere bianca in tutta Europa.
Il centro d'interesse dell'attività criminosa sarebbe stato San Luca e zone limitrofe, identificati come base logistica dell'associazione e come luogo principale di raccolta delle risorse finanziarie e dei quantitativi dello stupefacente destinato alle piazze di spaccio. La sentenza è prevista per il 22 dicembre.

SARA FAZZARI 

 

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