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10:14:00 - 18 DICEMBRE 2015

LE NORMATIVE EUROPEE METTONO IN PERICOLO L'OLIO EXTRA VERGINE CALABRESE

LE NORMATIVE EUROPEE METTONO IN PERICOLO L'OLIO EXTRA VERGINE CALABRESE -

Uno dei simboli calabresi per antonomasia è l’ulivo, le immense vallate verdi contornate di questi alberi secolari, anima e cuore dell’attività agricola dell’estremo sud, fonte di sussistenza per i nostri avi ed attualmente fonte di reddito per i commercianti, i quali lo esportano ottenendo importanti riconoscimenti in tutto il mondo.

Cosa succederebbe però se per cavilli burocratici legati a percentuali e limiti europei, che poco hanno a che fare con la terra ed il duro lavoro, gli oli calabresi non rientrerebbero fra quelli fregiati dell’ambita etichetta di oli extra vergine?

E’ quanto sta accadendo, sembrerebbe infatti che dopo alcune analisi gli oli di Carolea, la pianta d’ulivo più diffusa in terra calabra, violerebbero di poco il limite dell’acido eptadecenoico imposto dai regolamenti comunitari.

Una questione di sottili percentuali, il limite imposto dall UE è dello 0,3 % mentre dalle analisi si evince una percentuale che oscilla fra lo 0,3 e lo 0,38 %.

Immediate le reazioni dei rappresentati del settore, indignati per il pregiudizio delle regole europee ma soprattutto preoccupati per le possibili conseguenze sull’economia calabrese, già messa a dura prova dalla scarsa produzione di oli verificatasi la scorsa stagione.

Una situazione delicata ma pungente e che ha messo in allarme anche il Presidente della Regione Mario Oliverio, il quale ha scritto al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina per chiedere un urgente incontro con i rappresentanti della filiera olivicola calabrese al fine di ottenere una deroga temporanea al Regolamento incriminato (2015/1830).

“La Calabria – ha affermato il Presidente –  tra le prime regioni italiane per superficie investita ad oliveti e per produzione di olio, sta subendo una forte penalizzazione da parte della nuova normativa europea, in materia di qualità degli oli extra vergine d’oliva. Proprio perché intendiamo difendere a denti stretti le nostre produzioni di qualità ed un comparto che rappresenta il cuore pulsante dell’agricoltura calabrese, ho coinvolto direttamente il Ministro Martina e fargli comprendere a fondo la difficile situazione vissuta dai produttori calabresi e, soprattutto, per voler concedere una deroga temporanea al regolamento che pregiudica la commercializzazione dei nostri oli extra vergine, soprattutto quelli della varietà Carolea, che pur di ottima qualità, risultano essere non conformi. Ci adopereremo – ha aggiunto – per evitare danni economici e sociali al comparto olivicolo, che anzi intendiamo tutelare e promuovere, sia attraverso le risorse del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 che quelle del Piano Olivicolo nazionale.”


SARA FAZZARI

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