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11:12:00 - 22 DICEMBRE 2015

I Parlamentari calabresi lavorano meno dei colleghi delle altre regioni

I Parlamentari calabresi lavorano meno dei colleghi delle altre regioni -

Secondo i criteri di Openpolis, che ogni anno pubblica i dossier con l'attività svolta in aula degli eletti, i parlamentari calabresi lavorano molto meno dei colleghi di tutte le altre regioni. Tutto è calcolato attribuendo a ciascun onorevole un valore numerico per ogni atto presentato in parlamento o di cui è stato relatore. 

Al primo posto c'è Dorina Bianchi di alleanza popolare, in testa tra i calabresi eletti a Montecitorio, Nicodemo Oliverio del PD invece è ben lontano dai primi posti. La Santelli risulta essere terza a livello regionale è 120esima nazionale, al quarto posto c’è il PD nazionale Stefania Covello, al quinto posto invece troviamo l’ex cinque stelle Sebastiano Barbanti, subito dopo Rosy Bindi presidente della commissione antimafia, eletta in Calabria.

Tra tutti i deputati in cima alle classifiche c’è Francesco Paolo Sisto, per quanto riguarda invece i senatori c’è Loredana De Petris, che rimane prima anche nella graduatoria che riguarda le donne di Palazzo Madama, mentre alla camera la lista rosa ha in prima fila Donatella Ferranti. 

Se si valuta in generale l’attività dei gruppi tanto alla Camera quanto al Senato in vetta c’è la Lega che a Montecitorio precede Fratelli d’Italia e a Palazzo Madama il PD. 

Gli autori di questa lunga inchiesta affermano che in entrambe le Camere sono davvero pochi quelli che hanno le vere capacità e il potere per influire sulle attività delle aule, infatti sembrerebbe che il 57% dei deputati e il 41% dei senatori è nella fascia più bassa. 

Questo prezioso lavoro ha trasformato in breve tempo “OpenPolis” in un osservatorio civico della politica che analizza quotidianamente i meccanismi complessi che muovono l’Italia. Tra i vari progetti c’è “Camere aperte“, il rapporto annuale vissuto con grande interesse e coinvolgimento di nostri sostenitori, da cittadini appassionati, arrabbiati, impegnati, critici, ma anche dai politici italiani, coinvolti nella preparazione dello studio analitico. 


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